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Il cuore ha sempre ragione?
C’era una volta un’importante casa automobilistica che decise di servirsi delle parole di un filosofo olandese per la creazione del suo nuovo spot pubblicitario. Lo spot, tra le altre cose, recitava più o meno così: “Osservate con quanta previdenza la natura ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell'uomo più passione che ragione… La vita umana non è altro che un gioco della Follia.” E concludeva con la “frasona” ad effetto: “Il cuore ha sempre ragione.”
È inutile dirvi che la pubblicità in questione riscosse un enorme successo, tutti rimasero incantati davanti allo schermo a godersi i tre minuti scarsi di “follia” e tutti, o quasi, fecero proprie le parole del caro vecchio Erasmo da Rotterdam fino ad allora semisconosciuto alle masse.
Perché la Follia affascina. La Follia è spesso associata all’arte, alla stravaganza, all’unicità di chi “folle” lo è. E poi la Follia è Amore. Chi non ha mai fatto “pazzie”in nome dell’Amore? Chi non ha mai avvertito quel “friccichio” al petto e non si è sentito capace di compiere qualsiasi genere d’azione per inseguire il cuore e chi lo aveva fatto prigioniero?
Molti si chiederanno: e che c’entra tutto questo con il romanzo? Niente, non c’entra sostanzialmente nulla, ma sappiate che leggendo il libro di McGrath potreste magari ricredervi rispetto all’assoluto e affascinante tema dell’Amore Folle. Perché nel romanzo di Follia si parla, ma di Follia autentica, incarnata dalla figura di Edgar, detenuto in un manicomio per uxoricidio, e dal folle tentativo di Stella, moglie del vicedirettore dell’istituto, di abbandonarsi completamente e contro ogni ragionevolezza alla passione nei confronti del paziente stesso. La vicenda, ambientata nell’Inghilterra del 1959, è narrata da Peter, psichiatra che ha in cura Edgar e che mano a mano traccia l’analisi dettagliata della psiche dei due innamorati mettendo in luce la distruzione che il rapporto causa intimamente ai due protagonisti e nelle sfere esterne che li riguardano. Poggiata su un stile alquanto semplice, la storia è ben costruita ed in grado di tenere alte l’attesa e le aspettative del lettore che si ritrova emotivamente e pienamente coinvolto nell’amara vicenda senza sapere esattamente, fino alla fine, cosa sperare. Ciò che tuttavia schiaffeggia dalle pagine, costringendo ad un’immedesimazione attenta ed inquisitoria con la protagonista, è la figura maestralmente delineata di Stella, donna all’apparenza forte e decisa, estrosa al punto giusto, pronta ad andare contro ogni conformismo ed ogni autorità pur di inseguire i propri sentimenti. Ma è veramente un’eroina, questa donna che non si fa scrupolo ad immolare la propria esistenza e quella delle persone a lei più vicine in nome di un Amore che non ha più confini? È veramente un’eroina una donna che non sa più distinguere e operarsi per la salvezza del proprio corpo e del proprio spirito?
Questo libro per me ha significato molto. L’ho sentito come fuoco sulla pelle e dentro l’anima. È stato, perdonate la nota confidenziale, come il riscatto da un passato in cui, contro la famosa e indiscutibile convinzione in base alla quale “a me non succederà mai!”, in un “Edgar” mi ci ero imbattuta .
E allora continuo a chiedermi: ma il cuore, ha veramente sempre ragione?
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Devo dire però che questa frase non mi è proprio chiara: " contro la famosa e indiscutibile convinzione in base alla quale “a me non succederà mai!”, in un “Edgar” mi ci ero imbattuta." In un certo senso mi sarebbe piaciuto approfondire questo aspetto, ma so che son cose personali.
Nonostante tutto mi fa davvero piacere che tu abbia apprezzato un libro che io ho tanto amato e venerato. :)
Sono contenta, sono davvero contenta! :D
Prego, comunque! E' stato un piacere! :D
Un bacione, Eva!
Alla prossima "lettura shock" :D
ma che follia!!
come ho detto a Darky:
non è follia, questa è zucculamma!
Follia? Noooo
Storia di una zoccola.
Dico, vuoi farti edgar, benissimo, aspetta e prima lascia tuo marito no?
eh no, zoccola inside quindi tradimenti, sensi di colpa.
E non venitemi a mettere il piccolo per di mezzo. Sono stufo di sentire la storia della famiglia che la donna vuole per forza preservare per il figlio.
Se non c'è amore tra i coniugi non c'è famiglia per il figlio, punto.
Peter è ancora più da manicomio degli altri due e non venitemi a parlare d'amore!
L'unica con un po' di sana intelligenza era la suocera che non solo aveva capito tutto ma poverina doveva anche sopportare un figlio battilocchio ormai già sposato.
Il cuore ha sempre ragione, lui sa sempre cosa vuoi. Però che ti costa fare le cose come si deve?? con un minimo di giustizia e rispetto per gli altri?
inoltre condivido la curiosità di Darky
chi è chi è!! racconta! vogliamo sapere tutto! =D
Ma sono sempre convinta della sua bellezza e della sua efficacia. :)
Il fatto di aspettare per potersi concedere completamente ad Edgar è fuori questione. Crolla il libro, crolla il concetto stesso di "follia d'amore" sotto l'influenza di problemi psichiatrici.
Concordo con te per la questione della separazione la quale non porta miglioramenti alla famiglia, tantomeno al figlio, vittima dei problemi dei genitori.
Per la faccenda: "fare le cose come si deve" poi là entra in ballo un altro fattore. Comportarsi come la società impone oppure come uno ritiene sia giusto (sempre rispettando gli altri?)
Domanda da 10.000$ :)
Ps. viva "Follia" :D
è zucculamma.
Assecondare i propri istinti è una cosa, farlo senza tener conto che sei sposata non è follia, è zucculamma.
La poligamia non è una follia, ma almeno sposati con un poligamo!
Vedi ad esempio Erika Berger di Millennium di Larsonn. Lei assecondava i suoi istinti sessuali ed affettivi con 2 persone differenti. Non c'è nulla di male se il compagno è d'accordo.
Ma se ti sposi con un monogamo e fai roba con un altro, io la chiamo essere zoccola inside, non follia.
Chissà, sicuramente una buona parte delle persone sarà d'accordo con Arthur, ma io no. Difatti io sono sfacciatamente monogamo in cerca di monogama. =)
a noi hanno insegnato da piccoli che bisogna salvare 'a faccia e 'i corn
=D
l'ho letto anch'io qualche settimana fa, ma non mi sono ancora cimentata a recensirlo.....
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