Dettagli Recensione
"Allora,cosa credete che sia questo?"
Personalmente parlando,leggendo “Lasciami entrare”, ci si trova di fronte ad un'opera atipica, che non presenta i “classici” surrogati post-moderni del vampiro diffusi a macchia d’olio da saghe come Twilight. La peculiarità fondante del romanzo credo si trovi nello straordinario binomio Oskar-Eli (i due indiscussi protagonisti dell’opera), e nel legame affettivo, spirituale, psichico e conseguentemente d’inossidabile amicizia che tra loro si crea. L’infanzia dei protagonisti, ci viene descritta da LIndqvist come una dilatazione temporale dolorosamente commovente, un luogo asettico di emozioni benevole ed a totale appannaggio dell’odio e della frustrazione. Oskar, fanciullo di appena 12 anni vive proprio così, tra le pesanti e asfittiche angherie dei compagni di classe, la dura, seppur metabolizzata, separazione dei genitori ed il solo luogo dove rifugiarsi dalle perenni tristezze, la sua cameretta. Il colpo di scure alla vicenda, arriva fervido e incalzante quando entra in gioco Eli, strana e poco incline a socializzare,ragazzina apparentemente della stessa età di Oskar. Senza svelare ulteriori dettagli (che rovinerebbero certamente la lettura di coloro che vogliono apprestarsi ad essere travolti dal manoscritto), chiedo gentilmente al lettore di focalizzare le sue mire proprio nel legame tra i due personaggi, descritto magistralmente dall’autore.
Altro ragguardevole fatto letterario, è la ripresa del vampiro come essere asessuato, né uomo né donna, ma entità immutabile ed intangibile nello spazio e nel tempo…devo dire che la cosa mi ha colpito parecchio:è sicuramente un aspetto su cui invito a riflettere e a fare le proprie personali considerazioni.
“Un raffinato romanzo dell’orrore e la storia di un ‘infanzia commovente…”così definito dai critici letterari svedesi,”Lasciami entrare” è un'opera da leggere, di cospicua entità emotiva e passionale.
Buona lettura!