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Una nuova avventura dell'agente Will Piper
Ritorna il Will Piper della “Biblioteca dei morti”, affrontando lo stesso tema del romanzo precedente, quello della predestinazione. Questa volta si narra di un solo volume della famosa antichissima biblioteca, prelevata dall’isola di Wight e celata in un segreto sotterraneo di una base americana del Nevada (la famosa Area 51 ) coperta da segreto militare. Un volume (appunto quello attorno al quale si sviluppa l’intricata trama del romanzo) contiene un ultimo agghiacciante segreto : la fine del nostro mondo, con tanto di giorno e data. Per questo interessi enormi si intrecciano per recuperare il volume scomparso: i colpi di scena si susseguono a ritmo incalzante, i personaggi (i buoni ed i cattivi) si fronteggiano senza risparmio, sino al finale (abbastanza banale) in cui il buon agente federale in pensione (protagonista della vicenda) vince la sua battaglia attendendo serenamente l’evolversi finale della vicenda. La morale che lo scrittore trae è che l’umanità, conoscendo la data della fine di tutto, potrebbe comportarsi meglio, evitando guerre e contrasti in una sorta di amorosa fratellanza universale : la mia opinione è invece che la conoscenza della predestinazione ed in particolare della data del tracollo finale scatenerebbero rivalità, vendette, soprusi d’ogni genere, risvegliando e scatenando la parte peggiore di noi stessi. Comunque è auspicabile che Glenn Cooper abbia esaurito l’argomento nei due romanzi citati : un eventuale proseguimento della storia sarebbe ripetitivo e forse noioso, anche se la scrittura è brillante e gli attimi di suspence non mancano..