Dettagli Recensione
Capolavoro o robaccia?
-"Dan Brown è uno dei personaggi del mio romanzo Il pendolo di Foucault, in cui si parla di gente che incomincia a credere nel ciarpame occultista.
-(intervistatore) Ma sembra che lei stesso sia interessato alla cabala, all'alchimia e ad altre pratiche occulte di cui parla nel suo libro.
-No, nel pendolo di Foucault ho rappresentato quel tipo di persone in maniera grottesca. Ecco perché Dan Brown è una delle mie creature."
(Intervista ad Umberto Eco)
Condivido pienamente questa opinione. Dan Brown ha trovato e proposto nel suo romanzo degli argomenti occulti che attirano inevitabilmente il Lettore e che lo spingono a leggere i suoi libri. Sebbene non apprezzo molto il suo stile, devo ammettere che il romanzo mi ha coinvolto ed è stato di piacevole lettura. Grazie a delle frasi lasciate in sospeso alla fine di ogni capitolo, l'autore attira chiunque si appresti a leggere le pagine, inibendo la sua capacità di critica. Ma finito il romanzo e riflettendo su ciò che si è appena letto è palese che tutta la storia è un "ciarpame occultista". Si mescolano arte, storia, società segrete e gruppi religiosi mentre si fanno allusioni al limite del blasfemo. Certo, non bisogna credere a ciò che ci dice il libro, ma tutti si saranno chiesti: è vero ciò che dice?. No. Il codice da Vinci è un romanzo che ha il chiaro scopo di vendere e ci è riuscito benissimo. Devo ammettere che come libro non mi è dispiaciuto anche se ho disprezzato le idee dell'autore sull'arte. Quello che il libro ci dice non va preso per oro colato, bensì va considerato come un espediente che ha la mera funzione di attirare compratori. Messo in chiaro questo punto, va notato che i contenuti del libro sono scarsi (priorato di Sion, Maddalena, Gesù) e anche la trama, inizialmente intrigante, subisce un cedimento a circa metà della storia creando una conclusione prevedibile e scontata. Il codice da Vinci ha però la capacità unica di far credere al Lettore che ciò che vi si dice sia vero e anch'io prima di riuscire a considerare il libro per quello che è (un prodotto di marketing e non un romanzo storico), ho dovuto faticare. Se si riesce a considerare il libro come un testo di fantasia, allora può essere una lettura abbastanza piacevole.....ma certo, il libro NON è affatto un capolavoro.
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