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Preferisco il sangue blu
Dopo il successo della sua Serie Urban Fantasy per adolescenti, Melissa De la Cruz ha deciso di cimentarsi in una per adulti con un risultato, a mio avviso, non proprio soddisfacente.
La storia è raccontata attraverso tre punti di vista (le tre streghe protagoniste) e nessun personaggio sembra spiccare più di altri.
Le tre donne non brillano per la loro simpatia, hanno una caratterizzazione piatta e francamente hanno un carattere alquanto infantile e lo stile di scrittura è molto più vicino a quello di una serie per adolescenti.
Francamente le loro storie (d'amore e non) mi hanno lasciata indifferente, invece ero più interessata ai misteri e gli omicidi (la parte più intrigante anche se il ritmo è piuttosto lento nelle prime pagine).
Per quel che riguarda le scene più hot sono esplicite e ma non suscitano alcun sentimento e non sembrano avere alcuno scopo rilevante salvo, forse, quello di rendere la serie per un pubblico adulto.
L'idea d'ispirarsi alla mitologia norrena (mescolandola con i processi alle streghe) è originale senza dubbio ma l'autrice tende spesso a dare le cose per scontate, come se il lettore conoscesse da sempre i misteri e le leggende nordiche.
Il finale con il suo colpo di scena inaspettato getta le basi per il prossimo romanzo e se volete sapere come andrà a finire sarete costretti a prendere il prossimo.
Indicazioni utili
- sì
- no