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Nessun posto è sicuro
Dopo il successo del primo volume, la Dalai Editore ha deciso di continuare la serie pubblicando un nuovo libro della serie dedicata all'Ispettore Barnaby. I libri sono autoconlusivi per cui non ci sono problemi a leggerli senza rispettare l'ordine di pubblicazione.
Molti di voi sanno che la serie in questione ha ispirato l'omonimo telefilm che va in onda su La7 ma come tutti gli adattamenti televisivi molti aspetti si discostano da quelli dei libri.
L'autrice mostra ancora una volta la sua grande abilità nel creare un giallo ben congeniato, originale e coinvolgente.
I punti di vista sono molteplici (tutti i personaggi coinvolti) e dunque l'unico ad avere una panoramica completa di ciò che sta accadendo è solo il lettore.
Rispetto al volume precedente, è molto più corposo, questo perché l'autrice tende ad essere un po' prolissa nel descrivere sensazioni e problemi dei vari protagonisti (naturalmente l'intento è quello di far comprendere meglio ciò che anima i vari personaggi).
I personaggi sono ben caratterizzati, particolari e realistici a cominciare dal nostro ispettore. E' un uomo felicemente sposato con una figlia che lavora in teatro contrariamente ad altri "gialli" dove i poliziotti sembrano avere sempre una situazione familiare alquanto difficile. Sul lavoro è coscienzioso e un tantino burbero ma a casa è premuroso e accondiscendente. Il suo braccio destro, Troy, è un uomo cinico, e tende a mettersi continuamente in mostra.
Colpi di scena inaspettati, scritto in maniera scorrevole e risoluzione del caso basata solo ed esclusivamente sull'acume ed esperienza di Barnaby.
Adatto agli amanti di Agatha Christie e a coloro che amano le atmosfere cupe dei piccoli villaggi inglesi.