Dettagli Recensione
No, cioè, dico, cioè, ok.
Ho trovato questo libro piacevole e meritevole di essere letto, nel complesso. Per questo motivo elencerò subito gli aspetti che mi hanno lasciata perplessa.
Si tratta di un thriller e come tale, si apre con un mistero, che forse viene sbrigato in maniera semplice e un tantino sbrigativa alla fine del libro.
Fra i protagonisti compare anche una ragazza diciassettenne il cui rapimento è il fulcro dell'intera faccenda. Forse perchè mi avvicino molto di più alla sua età che a quella di tutti gli altri personaggi, ho trovato irritante la maniera nella quale lo scrittore la fa esprimere. Desideroso, forse, di adottare un gergo giovanile, ha messo in bocca a lei ed agli altri suoi coetanei un'innumerevole serie di "cioè, dico, ok, a posto, alla grande" e ancora e soprattutto "CIOE'", inframmentizzando frasi di senso altrimenti compiuto, per renderle inutilmente caotiche.
La stessa ragazza, rapita da un giorno e trovatasi in un posto sconosciuto, reagisce con un certo numero di crisi di pianto ma allo stesso tempo si destreggia così bene nella nuova situazione, arrivando addirittura a maneggiare armi più o meno improvvisate, di risultare inverosimile.
L'antagonista, seppur psicologo, sembra fare una presa fin troppo energica ed immediata sulla mente e le idee dei personaggi che avvicina per depistare, apparendo esagerato anch'egli, nel suo manipolare chi lo circonda.
Nonostante ciò, il libro è ben sviluppato ed invoglia alla lettura. E' piuttosto corto, e si legge in pochi giorni, perchè è in grado di appassionare e lascia il lettore desideroso di scoprire dettagli in più.
Il punto di vista, in terza persona, si sposta da un personaggio all'altro, andando ad analizzare la situazione della ragazza rapita, del rapitore, degli adulti impegnati a cercarla, fra mille false piste e bastoni fra le ruote.
Un tocco appena accennato di amore ritrovato fra due ex coniugi e di passione fra adolescenti, ingentilisce il thriller psicologico quel che basta per non indurire l'atmosfera quel poco che la renderebbe difficile da reggere.
E' presente anche un accorgimento che oserei definire quasi "horror", nei capitoli ambientati nel cupo luogo dove viene rinchiusa la ragazza rapita.
Inoltre, se si è rimasti delusi dalla facilità del mistero che verrà alla fine svelato,all'ultimo si conoscerà anche una verità della quale difficilmente si poteva sospettare, placando così la sete da colpo di scena.
L'ultimo capitolo ha un che di banale ma anche di ottimista e personalmente non me la sono sentita di bocciarlo per scarsa originalità quando cerca di offrire un lieto fine.
Tutto sommato un libro bello da leggere e, per quanto mi riguarda, anche da recensire.
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Commenti
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Ok, cioè :) c'è anche qualcos'altro ma non vorrei rovinarti la lettura se tu decidessi di prendere il libro! ^^
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