Dettagli Recensione
In bianco e nero
M'è sembrato d'entrare in un telefilm americano in bianco e nero, ambientato nei dintorni di Los Angeles, con i soliti ingredienti: l'eroe senza macchia, signore con impensabili lati nascosti, uomini d'affari tutto d'un pezzo, piedipiatti prepotenti ed incapaci tranne che per il loro capo. Marlowe è il nostro privato ingaggiato per ritrovare la moglie scomparsa di un uomo d'affari di discreto calibro che non vuole scandali. Si vede che all'epoca potevano nuocere alla reputazione. Ne è passata di acqua sotto i ponti...
Sta di fatto che le indagini portano il nostro a macinare parecchi chilometri in pochi giorni, e a risolvere un caso assurdamente ingarbugliato. Le ipotesi sono due: o Marlowe è un vero genio dell'investigazione, oppure è amico dell'autore. E ciò spiegherebbe i suoi colpi di genio. E' pure un perfetto incassatore nel senso pugilistico del termine: prende un sacco di botte, ma si rialza sempre, e più lucido di prima.
Questo è Marlowe, un super uomo. Però assurdamente normale, non un tiratore scelto, non un Cassius Clay, non un Nuvolari al volante. Senza macchia, convinto che in galera debba finirci il colpevole. Onesto. Pure simpatico nel suo modo di fare da vero duro.
Si legge bene, parole scorrevoli, senza intoppi. Tutto scritto in prima persona come fosse il diario serale dell'investigatore, condito da numerosi dialoghi.