Dettagli Recensione
Ogni tanto c'è bisogno di uno come lei. Come dello
Brillantissimo romanzo, quarto pubblicato in Italia della serie di Harpur e Iles. Non si tratta propriamente di un giallo anche se si cercano dei colpevoli, che vengono trovati ma con un'attribuzione di responsabilità un po' grigia.
I dialoghi rappresentano l'ossatura ed il tesoro del romanzo ed i piu' significativi vengono assegnati alle due orribili figlie adolescenti della protagonista e al marito poliziotto sessuomane (dopo il funerale, durante il pranzo di Natale, ma sempre con discrezione).
Il tratto meno convincente sono i capitoli dove viene ripercorsa la storia d'amore extraconiugale della protagonista dal suo punto di vista; oltre ad appesantire il ritmo ho sempre delle riserve su scrittori maschi che si mettono nei pannidi personaggi femminili.
Nel romanzo c'è una citazione di Tutti gli uomini di Smiley di Le Carrè, testimonianza della vicinanza con questo scrittore (ai bei tempi, non quello attuale), soprattutto nel riconoscere una vicinanza dei protagonisti ai propri antagonisti piuttosto che ai valori dello schieramento che si è chiamati a difendere.