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Raffinato e intrigante
Fred Vargas è lo pseudonimo di una scrittrice che dal 1985, oltre alla sua attività di ricercatrice di archeozoologia presso il CNR francese e di esperta di medioevistica, produce romanzi tradotti in moltissime lingue, riscuotendo un vasto successo. Questo romanzo (del ’94) rivela una scrittrice sensibile e raffinata, che si cimenta in un giallo complicato e con inattesi colpi di scena, sino alla sconcertante rivelazione finale. L’azione si svolge a Roma, ambientata ai margini della Biblioteca Vaticana, e coinvolge personaggi legati tra loro da complicità inconfessate e inconfessabili, che un solerte commissario riuscirà a dipanare sia pure a prezzo di estenuanti indagini. Il romanzo è intrigante, ma l’eccessiva ricerca della perfezione stilistica e della raffinatezza narrativa induce alla noia, come se l’azione si svolgesse in un altro mondo, lontanissimo dalla realtà quotidiana. In effetti alcuni personaggi come il vescovo Vitelli e i tre giovani stralunati (che paiono usciti pari pari da un film di Fellini) hanno talora comportamenti ai limiti dell’assurdità come se si volesse rappresentarli come emblema di un certo mondo più letterario che reale. Tutto sommato, l’azione narrativa è però incalzante : un buon romanzo, da leggersi in spiaggia senza troppo riflettere.