Dettagli Recensione
Meglio del secondo
Se il secondo era la continuazione del libro dei morti, per la verità a questo molto simile, con il terzo la storia cambia. Solo la storia perché, in realtà, lo stile è sempre quello. Creare tanta suspance da tenere incollati alla lettura fino ai ringraziamenti (compresi) ma soprattutto andare avanti e indietro nel tempo, caratteristica di Cooper. Il libro appassiona. E' scritto in modo semplice e lineare. La storia è carina. Ben diverso dal primo anche se ritornano alcuni elementi come il libro, la biblioteca, il monastero a cui l'autore non riesce veramente a discostarsi.
Unico Neo: Cooper, a mio avviso, eccede nei flash back disorientando un po'; si passa dal periodo preistorico, al Medioevo, ai templari, alla prima e seconda guerra mondiale con tanti e tanti personaggi e tante e tante storie in tanti e tanti momenti diversi. Tutto alla fine torna però leggetelo in fretta perché se no ci si perde un po'.