Dettagli Recensione
...la fine del libero arbitrio...
Lettura estiva questa di Glenn Cooper, anche se bisogna ammettere che nell'insieme il libro non annoia.
Il romanzo mescola insieme più generi ( romanzo storico, thriller, fantastico, poliziesco ), raccontando una vicenda che si svolge su più livelli temporali, spaziando tra il 700, gli anni'40 a ridosso della II guerra mondiale ed il presente. La storia inizia ai giorni nostri come un classico giallo poliziesco con serial killer all'opera, ma poi lentamente la vicenda si articola in maniera più complessa. L'idea di fondo è veramente suggestiva e probabilmente i capitoli ambientati negli anni medievali sono i più riusciti, per capacità descrittiva e senso del mistero. Antichi manoscritti perduti, cattedrali in costruzione, inesplicabile disegno di Dio ed un destino che lega l'intero genere umano fin dall'inizio dei tempi.. Detta così sembra banale e scontato, ma lo stile narrativo incalzante crea un puzzle che lentamente il lettore ricostruisce, anche se, in effetti, alcuni colpi di scena sono piuttosto prevedibili, primo fra tutti l'intuire l'autore delle morti violente.
Infine, anche se ha un pò il sapore di una filosofia da "best sellers", si riflette sul concetto di libero arbitrio e di scelta personale delle nostre azioni, che ognuno di noi tenta di esprimere per dimostrare di essere, almeno in parte, l'artefice della propria esistenza, ma che, forse a ragione, risulta essere una falsa libertà.