Dettagli Recensione
Ci può stare
Inutile sorvolare sul fatto che ormai chiunque si cimenti nella scrittura di un libro per ragazzi sullo stampo fantasy/romantico, volente o nolente,viene influenzato da chi ha pubblicato prima di lui.
Le caratteristiche ci sono tutte: ragazza convinta di non avere nulla di speciale che scopre di avere TUTTO di speciale; modestia esasperata della suddetta ragazza; bellone di turno che da una pagina all'altra non può più vivere senza di lei; avventura soprannaturale random sullo sfondo.
Eppure qualcosa di buono in questo "Red", mi sento di dire di averlo visto. I viaggi nel tempo (perchè è di questo che si parla), forse non sono resi al meglio ma sono comunque più originali della media finora mantenuta. Sia il "lui" che il "lei" della vicenda dispongono di uguali capacità sovrannaturali, senza l'introduzione di vampiri, licantropi, angeli e chiwawa redenti.
La proragonista, Gwendolyn, non è neppure una Mary Sue totalmente formata, quindi ci offre qualche speranza anti clichè nella quale credere.
Questo, inoltre, è solo il primo di una trilogia di libri(accidenti, quanto vanno di moda le saghe!), dunque si può forse perdonare la scarsità di azione nonchè i dubbi rimasti irrisolti. Personalmente, la lettura mi ha lasciato una vaga curiosità di conoscere il seguito dell'avventura. Correndo il rischio, mi fido, aspetto l'uscita di "Blue" per decidere se lo apprezzo o se è l'ennesima sagra della banalità.
"Red" nel frattempo ci può stare.
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Ciao, faye