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Finchè morte non ci separi
Dopo le avventure di "Il testamento di Nobel", la nostra eroina Annika Bengtzon, giornalista de La stampa della sera, vive dei giorni da un tranquillo w-e di paura: il marito la lascia per una donna giovane e spensierata, danno fuoco alla sua casa, litiga con la migliore amica ed infine lo spettro del taglio del personale si fa sempre più vicino. Ma la nostra eroina non crolla, si rimbocca le maniche, ricaccia in gola il pianto e si getta anima e corpo sul lavoro. L'omicidio di un famoso ispettore di polizia, David Lindholm , osannato dalla stampa e dai cittadini, la scomparsa del figlio di soli 4 anni e lo stato di shock in cui la moglie, Julia, versa dal giorno dell'uccisione, le danno lo stimolo per iniziare una nuova indagine volta a difendere quella povera moglie accusata ingiustamente di aver ucciso il marito, traditore, che secondo la nostra giornalista non è quell'eroe che tutti credono. La tipologia di indagine per noi italiani è a dir poco avveniristica, ma non vi preannuncio niente.
Stile coinvolgente e brioso, dialoghi taglienti, ambientazione affascinante.
Unico neo il finale...ma come sopra non vi svelo nulla.