Dettagli Recensione
Senza infamia e senza lode
Premetto di non essere esperta di gialli e/o polizieschi, perciò non sono in grado di fare le dovute differenze, ma parlo da ciò che ho sentito dire oppure ho letto di altri gialli et similia.
“Il giudice e il suo boia” (Der Richter und sein Henker – narrativa svizzera) è un giallo che si dipana su intrecci psicologici più complessi. Non serve il solito scenario truculento e sanguinoso per stendere un giallo. A Dürrenmatt è servito solo un assassinio, uno solo. E da là tutto ha avuto inizio. Anzi, sarà proprio la morte di Schmied che metterà fine ad una storia che ormai è andata avanti già per troppo tempo.
“Il giudice e il suo boia” è ambizione, affermazione di se stessi; è lotta per far trionfare la giustizia a qualsiasi costo, pur andando contro le regole; come si suol dire: “il fine giustifica i mezzi”. Questo giallo è un insieme di tante mosse azzardare, coraggiose e pericolose, è un insieme di incastri e di pezzetti che vanno insieme, devono andare per forza insieme. Ma sarà nella mente del commissario Bärlach che si intrecceranno i fili di quello che viene considerato un “giallo emblematico”, costituto da giochetti psicologici che sembrano non irreali, ma di sicuro non alla portata dell'uomo comune, quello quotidiano.
Per me si tratta di un libro senza lode e senza infamia, ma potrei non essere soggettiva perchè non sono affatto amante né di gialli, né di thriller e tantomeno di polizieschi. Non so perchè mi sono ritrovata tra le mani queste 109 pagine. Forse sarà stata quella recensione invitante che mi ha portato a dire “perchè no?”. Di sicuro mi hanno aiutato quelle sole 109 pagine, altrimenti non so come avrei fatto.
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Non è che non mi sia piaciuto, p solo che non mi ha poi chissà quanto entusiasmata, anche se forse, effettivamente, come libro può valere anche molto.
Darka, leggiti "Tua", secondo me ti piace. è breve e non è il solito "giallo"... Fidati! ;)
Io sono stata minacciata di "sfratto": o io o i libri! Ne ho pieni gli angoli di casa!! Ma che soddisfazione!
E per quanto riguarda tuo padre, l'adoro. Hai una fortuna immensa! I miei invece mi hanno sempre chiamata "mani bucate" perchè fin da piccola hp preferito comprare libri rispetto a capi di vestiario, ad esempio. E' così che mi ritrovo a lamentarmi di non avere mai niente da mettermi prima di uscire, ma basta girarmi per guardare la libreria e mi torna subito un sorriso a 4584785949 denti. =)
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