Dettagli Recensione
Tra le nevi della Norvegia e il fuoco dell'Africa
Efferati omicidi di un serial killer, un assassino che attende nell'ombra come il leopardo, scruta le sue vittime e balza addosso ad esse quando meno se l'aspettano. La squadra omicidi che brancola nel buio più assoluto e il tutto condito da un'accesa rivalità tra due reparti investigativi, con scambi di colpi bassi pur di arrivare per primi alla soluzione del caso. E' questo lo scenario ad alta tensione che ci propone lo scrittore norvegese Jo Nesbo al suo ottavo romanzo con il protagonista principale, l'ispettore Harry Hole, una figura sicuramente controversa: alcolizzato, fumatore d'oppio, dai modi sbrigativi e duri, malvisto perfino da diversi colleghi della polizia, con un passato tormentato ma dotato di un grande intuito investigativo e di una ferma determinazione ad arrestare i criminali ad ogni costo. Un romanzo lungo ben 759 pagine con un inizio leggermente più lento, anche se non noioso, poi man mano che cominciano a incastrarsi le prime tessere del puzzle la tensione sale, si susseguono teorie diverse e i tentativi di catturare il colpevole. Vi sono numerosi riferimenti al romanzo precedente della serie, “L'uomo di neve”, risolto sempre dall'arguto Hole e se ne consiglia quindi caldamente la lettura prima di iniziare con “il leopardo”, anche se può essere comunque letto benissimo come romanzo a sé stante. E' un ottimo romanzo thriller, con lunghe descrizioni, ad alta tensione, con una buona caratterizzazione dei personaggi.