Dettagli Recensione
Lento e prevedibile
Rischio il linciaggio dei fans della Lackberg che hanno giudicato "inutile" il mio commento alla prima fatica della svedese solo perchè negativo.... Ho comunque letto anche questo secondo libro che poco ha smosso le mie opinioni. Innanzitutto lo stile: forse per colpa del traduttore che ha usato un "ghost", ma la prima parte del libro sembra scritta da una liceale. Purtroppo sempre più traduttori si affidano a terzi che spesso sono ragazzini e il primo centinaio di pagine sembra davvero scritta da un'adolescente.
La storia poi è costellata di eventi impossibili più che scioccanti: comunque tutti gli indizi puntano assolutamente sull'assassino, quindi nessuna sorpresa alla fine, nemmeno i depistaggi della Lackberg fanno dubitare sull'esito finale.
Il ritmo poi è lentissimo, le prime 200 pagine sono più indigeste di un .. dolce svedese con troppo zucchero e cannella.
Anche i poliziotti goffi tipo Ernst e Gosta non ispirano la simpatia di un Catarella.
Insomma: mi sembra che la Lackberg sia un ottimo prodotto di marketing, ma la sostanza dei suoi libri la trovo deludente. Tra gli scandinavi ci sono ben altri giallisti di qualità che meriterebbero maggior rilievo. Ora massacratemi ma non comprerò il terzo libro della Lackberg ...