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SEGRETTI AGGHIACCIANTI...
"Erano gli esseri umani e la loro patologia a interessarla, ma era proprio questo che nella maggior parte dei gialli finiva per cedere il passo a omicidi cruenti e brividi gelidi lungo la schiena.
Detestava fortemente gli stereotipi e sentiva di scrivere, ciò che desiderava di cui scrivere era qualcosa di autentico.Qualcosa che cercasse di spiegare perchè una persona possa commettere il peggiore dei peccati: togliere la vita ad un essere umano."
...E cosi la vita di Erica Falck, giovane scrittrice scorre parallela e coinvolta nella vicende che girano intorno alla morte dell'amica d'infanzia Alexandra, da lei ritrovata nella vasca di ghiaccio.
Giunge subito chiaro che l'assassino voleva far credere che la vittima si fosse tolta la vita ma presto le analisi del labotatorio confermano l'opinione di Erica e dei familiari di Alexandra: si tratta di omicidio.
E cosi nella mente della scrittrice nasce l'ispirazione,la voglia di sondare e dar voce all'animo dell'amica, al mistero che spiega l'improvviso distacco nei suoi confronti,ai segreti che celava profondamente dentro di se,sepolti insieme al suo corpo ormai privo di vita e scavare a fondo nei meandri nella mente di chi arriva a compiere il gesto più folle,più spietatamente crudele e cosi naturalmente inumano,inafferrabile,lontano nella psiche di una persona normale...oppure...solo...."apparentemente normale"...
Una lettura interessante e quasi "velatamente spietata",molto più vicina al genere noir che al "classico thriller",oltre che un'accurata analisi psicologica dei personaggi principali,emerge la mentalità di una piccola località di provincia, Fjallbacka,intrisa di pregiudizi che contribuiscono a creare soltanto una forte VERGOGNA da parte dei poveri,una vergogna che finisce col trasfomarsi in meschinità e una forte sottomissione schiacciata,resa succube dallo spietatissimo abuso di potere da parte dei suoi ricchi abitanti.
Un puzzle ben intricato dove la vita di Erica, i suoi problemi esistenziali, le tragedie familiari della sorella Anna e la relazione sentimentale con il poliziotto Patrik Hodstrom, pur essendo quest'ultimo un elemento che al primo acchito può risultare oridinario o troppo scontato rende invece la lettura più animata, grazie all'abilità narrativa dell'autrice, che riesce a mantenere sempre ben teso il filo conduttore che unisce le tragiche vicende agli agghiaccianti segreti appartenenti ad Alexandra ed altre vittime che compongono un terribile mosaico di soffererenza,taciuta per troppi,lunghissimi anni.Questi orrori lentamente vengono a galla, affiorano nella mente del lettore portando egli stesso verso un'attenta "indagine psicologica" nella mente di ogni personaggio che anima una storia triste, un mondo di crudelissime ipocrisie.
Un finale inaspettato che illumina le ombre più inquietanti e tristemente vere dell'animo umano.
Complimenti all'autrice!
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