Dettagli Recensione
La contessa
Un libro scritto in maniera scorrevole e raffinata, un incantevole affresco storico, anche se non l'ho trovato uno dei migliori nella tipologia dei romanzi storici.
Molto affascinanti sono le descrizioni dei luoghi dell’Ungheria e la ricostruzione degli eventi e usanze dell’epoca.
La narrazione in prima persona vincola la storia dal punto di vista della contessa Erzsebet Bathory, che scrive un diario per il figlio Pal, durante i suoi anni di prigionia nella torre di Csejthe.
Ne emerge un ritratto di una dama seicentesca, premurosa e affabile. Una donna incompresa, sempre alla ricerca dell’amore e dell’affetto delle persone che la circondano, che crede in valori come l’onestà, il rispetto e la devozione. Un personaggio quindi, ben lontano dalla storica figura che la ritiene la più famosa serial-killer ungherese attribuendogli più di 300 vittime, forse questo è il punto debole della narrazione. Nel complesso un bel libro, appassionante e travolgente, anche se lo definirei più un romanzo appartenente al genere storico che al genere giallo-thriller.