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La biblioteca dei morti
 
La biblioteca dei morti 2011-06-09 13:40:03 piccolastellapuntoit
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
piccolastellapuntoit Opinione inserita da piccolastellapuntoit    09 Giugno, 2011
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Mi ha stupito!

Ho aspettato parecchio prima di prendere questo libro dagli scaffali. In effetti anche quando lo presi ero abbastanza scettica, uno degli incentivi fu il 3×2 che c’era quel giorno e quindi di fatto non l’ho pagato.
Il mio scetticismo deriva sempre dal gran parlare che si crea attorno a un romanzo. Subito decantato, subito best seller, subito pubblicizzato e voluto dalle case editrici del mondo! E che sarà mai dico io, l’erede di Ken Follet?
In base a questo pregiudizio ammetto di aver iniziato questo libro con un occhio super critico, pronto a trovare un minimo difetto.
Dato che viene definito thriller esaltante, ho pensato, vediamo quando mi tiene incollata alle pagine!

Premettendo che mi piace di più il titolo americano, ovvero “Secret of the Seventh Son” (Il segreto del settimo figlio), posso dire ufficialmente che mi è piaciuto e molto anche! Glenn Cooper (l’autore) è di fatto riuscito a tenermi attaccata alle pagine!

La costruzione del romanzo, che viaggia su tre piani temporali e costruisce un ponte fra epoche storicamente distanti fra loro, non è nuova, ma la trama è molto intrigante e avvincente. Inoltre il profilo dei personaggi e i luoghi sono ben delineati e le descrizioni sono definite al punto giusto senza cadere nella lungaggine.
Il testo è scorrevole e ricco di “botta e risposta” ironici che alleggeriscono la lettura. In più ci si affeziona subito al protagonista e lo si segue col fiato sospeso nelle sue indagini (essendo un agente dell’FBI), che si sviluppano man mano tra retrospezioni (o comunemente flashback) spazio-temporali che vanno a chiarire gli accadimenti del futuro.

A questo libro ne segue un altro dal titolo “Il libro delle Anime” che provvederò subito a prendere, avendo inizialmente evitato l’acquisto non sapendo se il primo mi sarebbe piaciuto.
In tutto ciò, data la curiosità che mi ha scatenato l’autore sono andata ad informarmi un po’ su di lui e sono venuta a scoprire che il Sig. Cooper non è proprio uno sprovveduto, essendo uno sceneggiatore e produttore cinematografico ben conosciuto nell’ambiente.

Che ci scappi un film? Chissà!

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