Dettagli Recensione
Stile che vince non si cambia
Terza opera dello scrittore americano Glenn Cooper che lo conferma come una buona rivelazione nel campo della letteratura d'intrattenimento contemporanea. Questa volta l'autore ci porta in un paesino della Francia popolato da strani e diffidenti individui, molto caratteristico quanto misterioso. L'archeologo Luc Simard, novello Indiana Jones (per sua stessa ammissione!), si occupa della scoperta e dello studio di alcune grotte, miracolosamente conservate nel corso dei secoli. A fargli compagnia l'amico Hugo, l'ex fidanzata Sara e la sua squadra di specialisti. Ma, come Cooper ci ha già abituati nelle sue due opere precedenti, anche qui non mancano i salti temporali in epoche passate: i piani narrativi divengono tre: oltre al tempo presente, Cooper ci porta in epoca medievale e perfino preistorica. Davvero interessante, soprattutto quest'ultima ambientazione, così solitamente atipica!
Ho amato particolarmente anche l'ambientazione medievale, ma per motivi più nostalgici: questa volta l’autore ha rispolverato con accattivante maestria la storia tra Abelardo ed Eloisa, e mi ha fatto rivivere un po' in quel clima da “disputa sugli universali” che non sentivo da tanto...
Credo che l'arma vincente di Cooper sia nello stile, la cui più grande qualità sta nella semplicità con cui ci permette di affrontare la vicenda: il filo logico non viene mai perduto nonostante i salti temporali, i richiami a personaggi storici, ma resi accessibilissimi a lettori di ogni provenienza culturale, sono efficaci e anche divertenti a volte, lo humor costante, la schietta semplicità con cui ci espone i fatti rendono le sue opere, e questa in particolare, godibilissime da tutti. Non tralasciando la varietà dei temi trattati: avventura condita da una buona dose di thriller, di storia, d'amore e anche un pizzico di sensualità.
Lo consiglio come buona compagnia estiva, per chi non ha eccessive pretese.
Per chi volesse interessarsi all'appassionante vita di Abelardo e scrutarne i contenuti filosofici esistono diverse pubblicazioni delle Lettere di Abelardo ed Eloisa.
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Commenti
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se non ti convince del tutto, prendilo in biblioteca ;)
comunque, riflettendoci, mi è piaciuto più questo de Il libro delle anime ;)
Credo che per nulla al mondo continuerei a leggere altri libri.. forse perchè sono totalmente stanca di questi thriller.
Comunque bella recensione! :D
un abbraccio cara,lo so che ci capiamo!***
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Non so perché, ma nonostante La biblioteca dei morti mi sia piaciuto, non mi sono fatto prendere del tutto da questo autore.
Boh.