Dettagli Recensione
Salvatemi...
Più che un horror o un thriller, lo definirei una discesa nel profondo dell'anima di una donna disperata e crudele.Le vicende della prima donna serial killer della storia sono ben note a tutti( vi rimando al capitolo sulla contessa Bathory nel libro Assassine di Cinzia Tani):un numero imprecisato di giovani servette seviziate e uccise con ferocia bestiale...eppure nel libro tutto questo viene accennato in maniera molto blanda dalla stessa Erzsbeth, che ormai sola e tradita dai suoi cari, è stata murata viva nella torre dove è destinata a morire.La contessa nera ,in una lettera diario al figlio prediletto,si racconta con amarezza,facendo un bilancio della propria vita dall'infanzia all prigionia:Fin da bambina,addestrata per essere una moglie e padrona di casa, ma anche vittima delle aspirazioni politiche dei genitori,che la usano come merce di scambio per la loro ascesa sociale.Assetata di amore e di calore, ma circondata dalla crudeltà,si ritrova in balia di una suocera insensibile e un marito che la ignorerà finchè lei non si dimostrerà altrettanto crudele con la servitù,"un branco di stupide,inutili,scansafatiche e fornicatrici". Un cuore indurito dalla mancanza di affetto e dai continui tradimenti dei propri cari,dai genitori al marito, all'amante che la rinchiuderà lui stesso nella torre..
Un romanzo psicologico, dove l'autrice indaga anche su temi cari al movimento naturalista di metà 8oo:gli esseri umani sono vittime degli eventi e dei fattori ambientali? e il corredo genetico è uno delle cause scatenanti delle azioni più o meno scellerate?Viene quasi da pensare che la Contessa sia una vittima,ma quale vittima riesce a falciare così tante vite senza rimorsi di coscienza?
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