Dettagli Recensione
La contessa nera
Un libro da brividi, davvero. Se all'inizio può sembrare pesante o piatto, se smentisce da sé man mano che si avanza nella lettura.
La contessa Bàthory, a giovane età, è una donna divenuta come il mondo la voleva: promessa e sposata con un nobile, dedita ad accudire i figli e istruita a mentenere lustro il nome della casata.
Erzsébet fa questo. E molto di più. Pretende obbedienza assoluta, e ripaga chi gliela concede. Chi non obbedisce, invece, subisce atroci torture, spesso così dure da portare alla morte. Questo è ciò che Erzsébet ha imparato da piccola, ciò che il marito ha voluto. Alla fine, però, sconterà cara la pena per ciò che ha fatto.
E' un romanzo capace di far sprofondare nel dubbio. Fino a che punto il comportamento della contessa è giusto o sbagliato? Fino a che punto può arrivare la tolleranza o la punizione? Perchè a volte ciò che il destino permette, lo fa ripagare?
Un romanzo psicologico, storico, noir, passionale: un miscuglio perfetto, coinvolgente ed emozionante. Fa "paura", fa restare con il fiato sospeso. La storia di una donna forte, decisa, convinta di se stessa, ma anche delusa dalla vita e da chi le è intorno. Una vita in cui il male, forse, rimane l'unico compagno fedele, l'unico modo per difendersi.
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ultimamente prediligo il brivido...