Dettagli Recensione
Will Piper, detto Al Pacino.
L'entusiasmo incalzante che mi ha portato a comprare il libro e quello stesso entusiasmo che mi ha incanalato nella lettura mi ha abbandonato dopo le prime 5 pagine, ritornando saltuariamente tra una pagina e l'altra o tra un capitolo e l'altro.
Una miscela di 'delusione/curiosità' mi ha accompagnato durante tutta la lettura che, per via dello stile semplice e scorrevole, è stata veloce quanto una fumata di sigaretta.
La delusione arriva quando ti viene detto chi c'è dietro l'assassino già nel primo quarto del libro; Speri di esserti sbagliata oppure cominci a credere che l'autore voglia farti cadere in un incredibile tranello. Invece no. Aspetti quel colpo di scena che però non arriverà mai.
Alcuni indizi, poi, sono davvero assurdi; si sbarca quasi nel fantasy, per così dire - altro punto a svantaggio del libro.
Per quanto riguarda il protagonista, Will Piper, vorrei aggiungere una piccola cosa, insignificante, ma che vorrei condividere con voi. Il tipico affascinante ma dannato, che sbatte la sua vita (che ormai ha già trascorso il suo momento più produttivo) tra l'alcool e le belle donne, mi ha fatto subito immaginare il viso di Al Pacino. Il nome "Will" mi riportava alla mente l'attore hollywoodiano che potrebbe (secondo il mio modestissimo parere) vestire perfettamente le vesti dell'agente speciale dell'FBI in una possibile sceneggiatura.
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Commenti
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Ps. Will è uno di quei soggetti che odi ed ami.. Quante fantasie su quel 'bastardo'... ;D ahahah
In un futuro scontro Al Pacino vs Russell Crowe vedremo chi vincerà! :)))
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