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Estate di morte
 
Estate di morte 2011-03-12 12:00:01 Cristiana Pasetto
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Opinione inserita da Cristiana Pasetto    12 Marzo, 2011

Perfetto

Un libro perfetto, in cui tutto torna a meraviglia, compreso il finale, spesso debole anche nei miei autori preferiti, prima fra tutti la Cornwell. La vicenda si presenta come un complesso meccanismo ad orologeria, complicato e inestricabile, fino a che tutto arriva a sciogliersi naturalmente, spontaneamente, senza forzature. Avevo paura, leggendolo, che il finale potesse deludermi, invece l'ultima pagina è quella che mi ha più emozionata: una conclusione aperta, che sembra sovvertire tutto quanto narrato in precedenza.
Molti elementi sono quelli topici: il campeggio, il bosco, i cambi di identità... ma i filoni narrativi che si intrecciano sono numerosi, e tutti avvincenti, i personaggi vengono delineati, dal primo all'ultimo, con grande chiarezza, i dialoghi sono incisivi ed essenziali, sembrano nati per una trasposizione cinematografica. Il protagonista è davvero profondo, e penso sia difficile non "innamorarsi" di lui: è passionale e romantico, ma nello stesso tempo è razionale, e organizza la sua vita "per compartimenti stagni", come spesso afferma. E' in grado di separare nettamente la vita sentimentale, il lavoro di procuratore distrettuale, il ruolo di padre, quello di investigatore, mettendo spesso da parte un passato ingombrante e scomodo, che però sgomita per riemergere. E' capace di amare una donna con la stessa intensità, dopo 20 anni, ed è capace alla fine di abbandonarla, o ucciderla, o chissà, forse riprenderla con sè per sempre...
Il tema dominante, che riesce miracolosamente a riunificare tutti i filoni narrativi, è la potenza dei legami familiari, più forti della legge e della vita stessa, capace di condurre ai più grandi eccessi e ai più efferati delitti... il padre della donna amata, i genitori dei ragazzi condannati dal protagonista per stupro, la famiglia di Gil Perez, alias Manolo Santiago, presunto morto nei boschi a 18 anni, l'adorato padre del protagonista, la madre... tutti sono uniti dalla volontà disperata di tenere insieme la famiglia, di vivere, di andare avanti, infischiandosene di tutto il resto. E forse lo stesso protagonista, per lo stesso motivo, arriverà a commettere un atroce delitto, pronto ad infangare la sua reputazione pur di avere la vendetta di una'esistenza rovinata...
Lo stile è straordinario, con una continua alternanza della voce narrante: prima la narrazione del protagonista in prima persona, poi il narratore esterno, poi ancora la prima persona, e infine la coincidenza dei due diversi piani. Una lingua sciolta, fluida, curatissima dal punto di vista propriamente estetico, che spesso passa in secondo piano in questo genere di romanzo.
Vorrei trovare qualche difetto.... forse l'eccessiva complessità nella risoluzione della vicenda: cambi d'identità, morti veri e presunti, ritorni miracolosi dopo 20 anni..... forse qui l'autore ha un po' calcato la mano...
Consiglio anche la lettura dei ringraziamenti finali: "Non sono esperto in nessun settore, quindi è una fortuna per me conoscere dei geni generosi che invece lo sono". Meraviglioso: mi ero sempre chiesta come facessero questi autori a saperla così lunga....

Riassunto: leggetelo! Non è un autore molto noto, ma è grande!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Consigliato a chi ama il thriller, l'avventura, il mistero, un po' una via di mezzo fra Patricia Cornwell, Kathy Reich, Stephen King.... i più grandi, insomma
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70
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