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Mathilda è un dolore che lascia senza fiato, una
Mathilda è una ragazzina che cerca la cura ad una sofferenza più grande di lei, Helene , sua sorella maggiore è morta:colpita, lanciata , spinta sui binari all'arrivo del treno diretto a Desmond. I genitori, Mr e Mrs Savitch, sono sconvolti, il dolore li ha intontiti, tramortiti. Mattie è sola, ha voglia di gridare , di sfogare tutto quello che si è spezzato dentro il proprio animo per questa assurda morte, ma i genitori sembrano assenti, la madre più di tutti, attaccata alla bottiglia e al buio che le è scoppiato dentro. E allora che fare? Mathilde si strappa i capelli, s'inventa storie, mette in atto "azioni cattive" per scuotere i genitori, perché vorrebbe gridare loro che la vita continua, che c'è lei, che c'è un'altra figlia da aiutare a crescere, ma la loro risposta alle sue richieste è "l'Albero", così , simpaticamente, Mattie ha soprannominato lo psicologo che la segue:inutilmente. Mathilde comincia a scavare nella vita di Helene, perché vuole conoscere meglio questa sorella, bella, affascinante, glamour che era corteggiata da tanti ragazzi. Nella sua ricerca, un giorno scopre,dopo svariati tentativi, la password della sua casella di posta elettronica che è: CALIFORNIA, la terra promessa, l'isola che non c'è di Helene.
Ma nella casella non ci sono soluzioni ma le e-mail di un certo Louis, che dice di amare Helene, che le chiede di perdonarlo per qualcosa che è accaduto. Mathilde, vuole scoprire cosa è accaduto tra i due ragazzi. Louis è di Desmond, sarà forse lui l'assassino misterioso che l'ha spinta sui binari? Scrive un e-mail a Louis fingendo di essere il fantasma di Helene, ma questo gioco pericoloso porterà conseguenze inaspettate.
Un romanzo che attrae fin dalle prime pagine e spiazza alla fine.