Dettagli Recensione
Idea geniale o arroganza?
Non riesco proprio a capire come funzioni la macchina promozionale (o, meglio, non lo voglio sapere!). Vengono pompati libri mediocri ed altri, come “Sorry”, passano quasi sotto silenzio. Siamo invece di fronte ad un Thriller con la “T” maiuscola, ad una storia costruita magistralmente e condotta come solo i maestri navigati sanno fare. Una storia che non ti lascia respirare, un avvicendarsi di emozioni e di suspense, un incontrollabile desiderio di divorarsi le pagine per sapere cosa succederà.
Il modo in cui è scritto fa calare subito il lettore nel vivo dell’azione, è un alternarsi di prima, seconda e terza persona: gli amici disoccupati che decidono di dare una svolta alla propria vita costituendo un’agenzia per chiedere scusa (“loro”), un misterioso cliente che dà loro un incarico molto strano (“tu”), un indecifrabile “io” che ci accompagna fino alla fine, le vittime indissolubilmente legate da un torbido passato, un uomo che appare nella storia come un fantasma. I personaggi sono caratterizzati molto bene, ciascuno di loro ha una precisa connotazione che li distingue gli uni dagli altri, ma insieme formano un’orchestra che suona all’unisono sotto la magistrale direzione di Drvenkar.
Fin dall’inizio la sfida è quella di ricomporre i pezzi di un mosaico che si preannuncia più complicato del previsto e che piano piano svelerà una agghiacciante realtà. L’ambientazione berlinese è perfetta, il ritmo è calzante, l’idea di fondo dell’agenzia è ingegnosa e crea le premesse sia per il motivo scatenante gli omicidi che per la riflessione sul confine tra il bene ed il male.
L’idea geniale che sfocia in arroganza, l’amicizia che diventa vendetta, la psicopatia che assurge a ruolo di educatrice, l’etica del lavoro che si scontra con quella morale, gli amici che diventano complici… Ci sono tutti gli ingredienti per una lettura che lascia il segno, un “librone” come mi piace bonariamente definire i romanzi che mi colpiscono ed esaltano.
Il male è l’ombra del bene o, viceversa, il bene è l’ombra del male: questo è in sintesi il tema della storia, per citare un passo del libro. Non condivido questo pensiero, ma rende davvero molto bene l’idea della sostanza di un Thriller che a mio avviso non ha niente da invidiare ai best sellers scritti dai guru americani (o scandinavi che oggi vanno tanto di moda).
Chi ama questo genere non può esimersi da leggere “Sorry”.
Assolutamente consigliato!!!!
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Commenti
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Ciao
La tua recensione mi ha conquistato.
Oh, i thriller non sono il mio forte!
Mi perdonerai se poi sparo scemenze...
A parte gli scherzi, come avrai visto è piaciuto davero a tutti quelli che lo hanno recensito, quindi vai sul sicuro!
Attendo la tua recensione, sarà sicuramente più oggettiva della mia che invece i thriller li amo!
E' molto di più. Lo si legge fra le righe.
Complimentoni!
Dalle mie parti lo scorso Natale (quando mi è stato regalato in base a mia precisa richiesta!) era esaurito: probabilmente lo hanno sponsorizzato solo in Emilia Romagna!!!
Sulla promozione non so che dirti, Sorry è sfuggito anche ad un super esperto e divoratore di thriller come mio fratello (a cui ovviamente l'ho prestato). Mistero nel mistero!
Ciao
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