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L'autopompa fantasma
Sjowall e Wahloo sono stati due indiscussi maestri del poliziesco. Moglie e marito, scrivevano in coppia, un capitolo a testa, a mano e sempre di notte.
Hanno realizzato il decalogo sul commissario svedese Martin Beck, come un "romanzo sul crimine" in dieci parti. Con la scusa, o l'intento, di analizzare la società del benessere, e di guardare alla criminalità in rapporto alle dottrine politiche o ideologiche della società. Sono dieci romanzi scritti tra gli anni '60 e '70 (Wahloo è morto nel 1975), che Sellerio sta ripubblicando interamente in Italia.
L'autopompa fantasma è stato autopompa fantasmapubblicato originariamente nel 1969, ed è il quinto della serie. E' un romanzo scritto in modo assolutamente moderno, che si fa leggere senza alcuna difficoltà. Ci sono scene potenti (come quella dell'incendio) ed una attenzione particolare alle relazioni tra le persone, all'individuo come parte di un gruppo, alla criminalità come espressione della società su un piano negativo. E' triste constatare come oggi, da noi, l'attenzione alla criminalità da parte del pubblico, sia sotto molti aspetti, indirizzata verso aspetti vouyeristici e spettacolartelevisivi (vedi cogne, erba e altri e ad es. Porta a porta), piuttosto che verso l'analisi, ed il tentativo di comprensione dei motivi dei gesti criminali.
In questo ottimo romanzo non ci sono effetti speciali, non c'è voglia di stupire, o di colpire, o di disgustare con scene forti. C'è una tensione narrativa "classica", interesse umano per i personaggi e realismo dei caratteri e degli scenari sociali. I due autori scolpiscono, psicologicamente e somaticamente i personaggi.
E' un gran bel libro.
Moderno e classico al tempo stesso, e scritto con passione e grande, grandissima preparazione tecnica.