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Bret Easton Ellis ci presenta, con tinte molto forti,uno spaccato di vita dell'alta società americana di fine anni '80. Indubbiamente,in alcuni punti del romanzo,siamo di fronte ad una visione negativamente enfatizzata di quelli che potremmo definire "yuppie",tuttavia questa"società dell'apparire" descrittaci da Ellis è quantomai verosimile alla realtà. Attraverso le paure, le perversioni e i fanatismi estetici del protagonista(Patrick Bateman), l'autore ci conduce nei meandri più oscuri e fallaci non solo di un uomo, ma anche di una classe sociale che sta impregnado a macchia d'oglio la Manhattam che si affacia ad un nuovo secolo. Fisico scultoreo e abbigliamento griffato, sono le prerogative e(spero mi permettiate il termine) "il curriculum vitae", per emergere nella collettività così come nella vita.Come accade spesso, però, senza un'anima e privi di emozioni che ci permettano di sfiorarne le corde, non siamo che dei manichini a cui la vita scorre addosso; di notevole pregio infatti, è la capacità da parte di Ellis, di mostrarci ciò con un finale quantomai insolito e di "tranquilla scorrevolezza". Raccomando quest'opera non solo a chiunque sia interessato all'argomento estetico e sociale, ma anche a tutti coloro che cerchino un romanzo diverso, particolare e(a parer mio)unico nel suo genere.
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