Dettagli Recensione
Ma il giallo...
...il brivido latita in questo libro più misterioso che giallo, non eccelso nei meccanismi risolutivi, non sorprendente nelle sfaccettature della trama. Il giornalista indaga su un "cold case" che si presume essere stato dipanato in ogni sua piega. Non è così, ma le lacune dell'indagine remota appariranno colpevoli. Avere esaminato febbrilmente migliaia di foto finendo per trascurare le uniche importanti è un po' grottesco. La trama non è esente da acciacchi, ma l'esperienza della lettura è sobria.
Un'annotazione: ancora una volta il protagonista maschile colma il rapporto con le creature femminili circostanti nella maniera più biblica, andandoci a letto. E' una soluzione un po' usurata per conferire (e trasmettere) spessore e coinvolgimento emotivo alle relazioni tra i personaggi. Sempre più spesso i protagonisti maschili sembrano assolvere a un servizio sessuale più che rispondere a personali pulsioni. Basiti e passivi, obbediscono all'esigenza di una donna più volitiva di loro, piovutagli nel letto come dal cielo, che non avrebbero neppure supposto di cercare. Aspetti psicologici 'umani' a parte, è proprio l'elemento psicologico narrativo a farne le spese, ripetitivo, noioso.