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TRE SECONDI di Roslund & Hellstrom
L'ennesima uscita di un thriller strillato come l'ennesimo capolavoro assoluto dell'anno si rivela pero' questa volta in grado di mantenere - almeno in parte - quanto promettono le spesso ingannevoli fascette pubblicitarie che ormai accompagnano indiscriminatamente opere d'arte e ciofeche illeggibili.
Da qualche mese mi sono stufato del "giallo nordico", dopo la crescente delusione maturata leggendo i tre romanzi di Larsson (delusione accentuata ulteriormente dalla visione degli sciatti omonimi film svedesi), dopo una piacevole-ma-niente-piu'opera di Anne Holt e, in controtendenza rispetto a questi ultimi, dopo la felice scoperta della coppia Sjowall/Wahloo che mi ha fatto chiudere il capitolo con piu' ottimismo.
Ora e' toccato a Tre secondi, che si rivela subito un romanzo teso, avvincente, forse un po' convenzionale, a volte prevedibile, ma assolutamente godibile nella sua stuttura veloce ed avvolgente.
Eterno e non nuovo confronto a distanza tra due protagonisti non certo originali ma tratteggiati con sapienza: l'uno, ex criminale ora infiltrato come talpa in un giro di traffico di droga nelle carceri svedesi, e destinato a venir "bruciato" dai suoi stessi illustri datori di lavoro; l'altro, un classico poliziotto vicino alla pensione, afflitto da mille acciacchi fisici e psichici, da sensi di colpa paralizzanti, scostante quanto determinato sulla pista fiutata, scontroso e antipatico con i colleghi, ma assolutamente adorabile per i lettori.
I due si inseguono per tutto il "film" (ops - racconto, ma sembra davvero un film, un bel film alla Michael Mann!), si rincorrono e si cercano ma non si incontrano mai, anche se.. .
Speriamo che gli americani (e non gli svedesi, per carita', che hanno appena affossato la gia' fiacca e verbosa trilogia larssoniana) ci facciano davvero un film. Mann ne trarrebbe quasi certamente un capolavoro, sul genere di Heat-La sida (ma sperare in una cosa del genere e' come credere ai miracoli o al super-enalotto); tuttavia anche un abile mestierante come McTiernan, Gary Gray o Renny Harlin potrebbe realizzare un blockbuster con i fiocchi.
Protagonisti gia' individuati: Jason Statham e' la talpa Piet Hoffman/Paula, mentre il grande Johm Lithgow e' il nevrotico Ewert Grems, anche se i piu' gli preferirebbero il piu' noto Al Pacino.
Aspettiamo, aspettiamo dunque..che il film si fara'..ma intanto passiamo ad un altro libro..e cambiamo decisamente genere..