Dettagli Recensione
Du-te dracului! (vai al diavolo, in rumeno)
Dracula, l’originale, e’ la materializzazione della paura. Ambiguita’, fascino, attrattiva, dalla sua parte; sospetto, incertezza, timore, terrore, dalla nostra parte. Un personaggio complesso, raffinato ed elegante, contrariamente agli stereotipi che sono seguiti. Molto interessante anche la tecnica narrativa, sotto forma di romanzo epistolare. Il romanzo si compone di fatto di una serie di lettere scritte dal ed al protagonista. Questo crea un’atmosfera insolita e quindi di tensione.
Bram Stoker ambiento’ Dracula in Transilvania (Romania), pur non essendoci mai stato. Si ispiro’ ai racconti di un suo amico che visito’ quei luoghi. Prese spunto dal personaggio Vlad Tepes, sovrano della Transilvania alla meta’ del XV secolo. Si dice fosse un sanguinario, che impalasse i nemici e i delinquenti, e che pranzasse davanti allo spettacolo della loro agonia. In realta’ in Romania e’ un eroe nazionale, protesse il paese da vari tentativi di invasione dei turchi e dei popoli vicini. Dire ad un rumeno che Vlad Tepes e’ Dracula, e’ come dire da noi che Garibaldi e’ Gulliver. Quasi tutti i rumeni non conoscono Dracula o ne hanno le idee estremamente confuse. Dracu in rumeno significa diavolo.
Ho vissuto alcuni anni in Romania, e sono stato, qualche tempo fa, a Brasov, dove si dice che ci sia il Castello di Dracula, in cui e’ stato ambientato il romanzo. Si tratta del Castello Bran, una delle dimore di Vlad Tepes. Purtroppo e’ stato ristrutturato piu’ volte, anche recentemente, cosi’ ha perso tutto il suo fascino e la sua storia. Conserva delle interessanti forme esterne, ma all’interno sembra di essere all’IKEA. Eredita’ della grande cultura comunista, sempre attenta a valorizzare la cultura e la storia.... Fuori dal castello ci sono delle bancarelle che non vendono souvenir (non ci sono in Romania), ma giocattoli di plastica cinesi (sempre quelli), in coerenza con la grande tradizione comunista..... All’ingresso del castello trovate due scemi vestiti da vampiri che tentano di spaventarvi urlando.... che figata. Portatevi dei panini da casa, a Bran ci sono solo pseudo ristoranti con carne di maiale e patate fritte, dove aspettate 3 ore e alla fine sbagliano le portate, pur avendo solo 2 varianti. Il tutto ad un prezzo carissimo ovviamente. E questo vale per tutta la Romania, eccetto Bucarest dove le varianti sono di piu’, ma i camerieri sono ugualmente spaventosi. Solzhenitsyn, scrittore russo premio Nobel nel 1970, disse: ‚’sono necessarie 3 generazioni per eliminare i danni psicologici del comunismo’’. Meditate, cicale, meditate.....
Morale: per fortuna che Bram Stoker in Romania non c’e’ stato!!! Questo capolavoro non l’avrebbe scritto!
Saltiamo gli abbinamenti enogastronomici, che a ripensare ai ristoranti rumeni mi e’ passato l’appetito. Facciamo un bel Negroni abbondante, rosso scuro (1/3 Campari. 1/3 gin, 1/3 Martini rosso, ghiaccio e fetta d’arancia), beviamoci sopra.....
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Commenti
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recensione, ma avrei preferito sentir parlare del libro
più che della conservazione dei beni culturali e del modo
di gestire il turismo in Romania...:)
Scusa la schiettezza.
Ma alla fine ti è piaciuto il romanzo?
per te un daiquiri: rum bianco, zucchero e succo di limone... semplice ma corposo, con un velo aspro e uno più dolce! ;)
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Io ho una passione particolare: abbino le persone ai cocktail, paragonando personalità e gusti, quindi non puoi che trovarmi d'accordo con il tuo suggerimento! Ottimo Dracula-negroni! ;)