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Il miglio verde 2
Shay Bourne , un uomo nel braccio della morte in attesa che venga eseguita la sua condanna per un efferato delitto chiede che , una volta giustiziato, il suo cuore venga donato a Claire, la sorella minore della bambina che uccise assieme al patrigno 11 anni prima.
Può un gesto simile riscattare una vita, può una donna a cui Shay Bourne ha sottratto le persone più care e che rischia seriamente di perdere anche la piccola Claire se non le verrà fatto al più presto un trapianto di cuore, accettare un simile dono da una persona che odia così tanto, che le ha fatto così male ?.
E' un romanzo pieno di domande profonde la cui risposta non è nè semplice nè univoca, temi come la religione , la fede la pena di morte vengono trattati con grande sensibilità. Bella l'idea di raccontare la vicenda dal punto di vista di tutti i protagonisti in modo da entrare a piene mani nella loro anima.
Note dolenti : l'ambientazione, il tema (anche se poi viene sviluppato in maniera diversa e con altre sfaccettature ed argomentazioni) e alcuni avvenimenti , ricordano in maniera quasi fastidiosa "Il miglio verde " di Stephen King . Non si tratta di copiatura sia chiaro , sono comunque due storie diverse che però finiscono per avere dei punti in comune e ci sono degli evidenti richiami al libro di King.
L'avvocatessa di Shay Bourne poi sembra animata dal "complesso di Bridget Jones" , peccato perchè alla fine esce alla grande.
A parte questo mi è piaciuto anche se nel finale la Picoult ha un pò esagerato di fantasia quasi a voler sostenere una tesi piuttosto clamorosa...scoprite voi quale...