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Maigret e le persone perbene
 
Maigret e le persone perbene 2010-08-06 14:22:35 Interferenze letterarie
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Interferenze letterarie Opinione inserita da Interferenze letterarie    06 Agosto, 2010
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Un romanzo insolito

“Maigret e le persone perbene” è un romanzo straordinariamente insolito. Parigi è sempre la stessa, quella del commissario, del Quai des Orfèvres (il palazzo di giustizia) e delle birre tracannate nei fumosi bistrot. Questa volta Maigret è alle prese con un inspiegabile delitto commesso in un appartamento dell’alta borghesia parigina. Un uomo perbene, senza nemici, amato da tutti, una situazione familiare impeccabile, una vita discreta e lontana dai pettegolezzi, viene freddato da un colpo di pistola mentre è seduto sulla sua poltrona. Tutti sono indiziati. La moglie, quasi un’antica matrona romana, la figlia adorata, il genero affermato pediatra, tutte persone “perbene”, con la loro vita perfetta e senza macchie. E’ un romanzo strano, dove ci si snerva insieme allo stesso Maigret, che trova insopportabile la noiosa e finta vita di questi personaggi. Per essere un romanzo giallo in realtà non succede nulla ed è questa la stranezza che affascina. La vicenda innervosisce, si comincia a odiare gli indiziati così patetici, noiosi e prevedibili, così perfetti, così perbene appunto, tanto da continuare a chiedersi chi possa mai aver ucciso un uomo così tranquillo e insipido.
La soluzione del dilemma mi è sembrata un po’ forzata, più frutto dell’acume e di un’invenzione estemporanea di Maigret che derivante da un ragionamento logico.
“Maigret e le persone perbene” è un romanzo in cui non ci sono improvvisi colpi di scena ma che appassiona nella stessa maniera, grazie alla perfetta e molto acuta delineazione psicologica dei protagonisti.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chiunque ami i romanzi del commissario Maigret o chi apprezzi i romanzi gialli in cui si debba "pensare"
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20
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