Dettagli Recensione
un ballo noir
Considero Mankell il miglior scrittore scandinavo per la sua capacità di portare il lettore direttamente nella storia e di fargli percepire il paesaggio nordico in modo asoolutamente vivido.
Per la prima volta compare un nuovo ispettore, il giovane Lindman, che prende il posto di Wallander, il commissario che ha accompagnato i lettori in tante indagini. Al principio l'ho guardato con sospetto, per troppi motivi mi pareva inadeguato a seguire le orme del suo predecessore, ma procedendo nella storia ho scoperto un personaggio molto umano, spaventato dalla sua malattia e insicuro sul proprio futuro, ma nello stesso tempo capace di gettarsdi a capofitto nell'indagine fino a mettere alla luce i lati più oscuti di un assassino che nasconde le proprie motivazioni in un passato lontano. Ancora una volta ottimo Mankell.