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Ai confini della realtà
A qualcuno la cupola ha ricordato il film dei Simpson, a me invece ha riportato alla mente un vecchissimo episodio di "Ai confini della realtà" : quello in cui una famiglia si ritrova murata viva tra le mura domestiche perchè a porte e finestre sono comparse lastre di un materiale inviolabile e cerca disperatamente di fuggire senza esito.
Non vado oltre o svelo troppo a chi non l'ha ancora letto...
Sicuramente ai lettori affezionati di King piacerà moltissimo, altrettanto sicuramente è un lavoro molto migliore di cose imbarazzanti tipo "Buick 8" e simili, qualcuno lo ha paragonato all'"ombra dello scorpione" per la netta contrapposizione tra bene e male, tra buoni e cattivi ma mi sento di sostenere che siamo comunque lontani da quei fasti.
Di interessante c'è il modo in cui King manovra un numero impressionante di personaggi, tutti hanno il loro momento di gloria, tutti raccontati e fatti agire con spessore e continuità , ad un certo punto ti trovi veramente ad essere parte di questa cittadina e senti di conoscere i vari protagonisti. Il rovescio della medaglia è ovviamente un racconto pachidermico , in certi momenti penso che uno potrebbe serenamente leggere le prime 40 pagine e poi saltare direttamente a pagina 400 o giù di li senza perdersi nulla della storia, sicuramente qualcosa del paziente lavoro di formichina con cui King costruisce i vari personaggi, il loro passato, il loro presente il loro ruolo nella comunità.
C'è un pò di tutto nel libro, dal politico impazzito per la sete di potere al burattino di facciata, all'inetto ma arrivista, alla giornalista coraggiosa e via così in una galleria di figure umane , tutte parti di una storia in cui la manipolazione della psicologia collettiva è qualcosa di importante quanto la crisi che si deve combattere.
Il finale è decisamente rapido ma non è un difetto, anzi ci ho trovato un che di poetico e poi sinceramente ...annaspavo anche io come i protagonisti del libro e se King avesse proseguito nello stesso modo prolisso mi avrebbe "stroncato"...
Da vecchio affezionato lettore dico che è sicuramente un buon lavoro , molto migliore di quei 4-5 libri indecenti che rischivano di far precipitare King nell'oblio , i libri migliori che ha scritto lasciamoli dove sono senza rimpianti, se fossero così facilmente replicabili non sarebbero così belli...