Dettagli Recensione
Quando King graffiava...
King ha saputo scrivere storie appassionanti e piene di suspance parlando delle fobie di uno scrittore. Ha iniziato con il personaggio dei propri libri che prende vita in "La metà Oscura" e non poteva mancare la fan in preda alla follia .
Fantastico il personaggio di Annie Wilkes, una ex infermiera psicologicamente instabile (anzi : fuori di testa) incapace di distinguere il senso ed il valore delle persone reali dai personaggi creati dalla fantasia del suo autore preferito, quasi che fosse più accettabile assistere alla vita di un personaggio immaginario piuttosto che vivere la propria vita che invece sembra non avere più un senso . Una follia assolutamente delirante in cui la realtà oggettiva è semplicemente il contorno indefinito di una realtà alternativa creata dalla follia della protagonista .
Drammatica la lotta dello scrittore Paul Sheldon per fuggire da un autentico incubo ad occhi aperti, sempre sul filo del rasoio del delicato equilibrio mentale della sua salvatrice e carceriera.
Un intreccio psicologicamente ben fatto , l'azione è poca e si svolge ovviamente in un contesto ristretto essendo Paul Sheldon costretto a letto dalle gravi ferite riportate nell'incidente. eppure la tensione non cala mai perchè quando hai a che fare con un folle anche uno sguardo può segnare il tuo destino.
Quando King scriveva ancora storie che sapevano graffiare...