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Un buon romanzo storico
Dopo Guglielmo di Baskerville dello scrittore Umberto Eco, fratello Cadfael dello scrittore Ellis Peters e Owen Archer della scrittrice Candace Robb, ecco comparire nell’elenco dei gialli storici un nuovo personaggio, scaturito dalla penna dell’autrice inglese Susanna Gregory, pseudonimo di Elizabeth Cruwys.
La scena è quella di una cittadina inglese “Cambridge” nell’anno 1352. La città è ancora sconvolta dal passaggio della “morte nera” che ha attraversato l’Europa e che anche in questi luoghi ha mietuto innumerevoli vittime, decimando la popolazione e facendo crollare l’economia locale. Il medico anticonformista Matthew Bartholomew, docente presso la locale università ed il suo amico monaco, fratello Michael, cercano di far luce sul misterioso omicidio di uno studente, in un crescendo di peripezie e situazioni pericolose, districandosi tra rivolte studentesche e di cittadini, nuovi omicidi e presunte reliquie, riuscendo piano piano, ma con fatica a comporre i vari pezzi del mosaico, fino alla sorprendente scoperta del colpevole.
Terzo libro dopo “I segreti di Cambridge” e “La setta di Cambridge”, la scrittrice riesce ad immergere il lettore nell’atmosfera medioevale, descrivendo accuratamente particolari, usi e strane credenze dell’epoca. Romanzo ben scritto, con un linguaggio scorrevole, a tratti complicato solo dal continuo avvicendarsi di nomi e di nuovi personaggi. Il racconto, con alcune piccole parentesi divertenti, diviene graffiante quando accenna alle pratiche di medicina dell’epoca, che appaiono basate più sulla superstizione che non su provate teorie scientifiche. E’ un libro avvincente, con una trama intricata, consigliato soprattutto agli amanti del giallo con sfondo storico.