Dettagli Recensione
la camera noir
Devo ammetterlo, non ho mai letto Simenon. Non credo diverrò una sua fedele lettrice per svariati motivi, però sono felice di aver scoperto questo romanzo in particolare, grazie ad una recensione delle vostre.
Lo strumento letterario dell'interrogatorio è comune a molti libri di questo genere nonché a molti film, quindi non l'ho trovato così innovativo come hanno constatato altri lettori.. Ciò che mi ha colpito maggiormente è stata la capacità dell'autore di creare un mondo "a parte", questa camera azzurra, dove si perdono le identità e il contatto con la vita, ma al tempo stesso della vita si beve il succo, fino all'ultima goccia. E' un'immagine splendida e tragica, che, a parer mio, va al di là della semplice storia di adulterio che vivono i personaggi, è un simbolo vero e proprio.
Poi ho apprezzato la narrazione che io chiamo "visiva", i colori che l'autore alterna sotto i nostri occhi e devo ammettere che all'inizio non ne ero catturata più di tanto: è stato un progresso lento che andava avanti in concomitanza col procedere della narrazione.
Tirando le somme, non è certo un capolavoro, è un discreto giallo (con alcuni tratti del noir) dalla trama semplicissima, ma che offre intense immagini e perfino spunti di riflessione.