Dettagli Recensione
Dinamiche Irrazionali
Zombie Blues è un romanzo ben strutturato. Lo stile di Stanley Péan è elegante ed avvolgente, l’opera ha lineamenti ben definiti ed è confezionata con precisione artistica. Talvolta sembra che il contenuto di un capitolo rifletta il mood delle musiche dei rispettivi titoli. Giusto per fare un esempio, l’ingresso nella storia con un compositore Jazz come Thelonious Monk è autentico ed il titolo del brano scelto: Misterioso, preannuncia correttamente l’incipit.
In sintesi Zombie Blues è la storia di un amore gravido di incertezze, l’amore fra il nero D’ArqueAngel e la bianca Laura, ma non è questa la ragione dell’equilibrio instabile (anzi, la diversità è la direttrice lungo la quale si muove la forza), la precarietà deriva dal legame di sangue: I due sono fratello e sorella. Un legame che è al tempo stesso Dolore e Vita, e che avrà nel sangue la consacrazione finale. Sullo sfondo si muove una bestia tanto surreale quanto feroce, riflesso oscuro del protagonista e che, in qualche modo, dovrà essere fermata.
Ottimo romanzo, ottimo Péan. Se posso permettermi una sola critica: nel prossimo romanzo preferirei trovare meno esercizi di stile e qualche livello narrativo in più, giusto per complicare un pò più la storia e renderla meno prevedibile.
Il libro è pieno di frasi ad effetto, ma quella che mi ha colpito di più è: “Anche lui sente quel richiamo irresistibile, quel canto delle sirene al largo delle coste della ragione.” Che trovo una eloquente definizione di ‘dinamica irrazionale’, tanto presente nei processi decisionali quanto difficile da riconoscere.
Una nota di compiacimento va anche ad Ester Borgese, fine ed abile traduttrice del romanzo.