Il suggeritore
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bello ma non il finale
Un autore italiano che scrive un po' all'americana , con ritmo veloce e preciso . In alcuni punti ci sono delle vere e proprie ricapitolazioni proprio per non perdere mai il filo . Le pagine sono tante ma nonostante cio' si arriva in fondo con facilita' .
Manca una collocazione ambientale precisa che limita l'immaginazione del lettore . Manca anche una certa ampiezza narrativa : il racconto e' un po' " blindato " e alla fine ci si aspetta esattamente quello che arriva a succedere perche' Carrisi parte da un nucleo di personaggi e ci gira sempre attorno . Per questo il finale e' un po' deludente .. senza il botto .
Ma comunque e' un libro che consiglio : penso che Carrisi sia un autore molto promettente.
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Pensare come un criminale
Libro stupendo, che dà vere emozioni, davvero fino all'ultima pagina. Per i bambini, per il ruolo di Mila, per i colpi di scena, per la forza del gruppo, per la debolezza della mente. Mi ha colpito la frase "la vita dei bambini dura un giorno, da quando si svegliano a quando vanno a dormire". A volte in questo giorno irrompono fatti o persone che li fanno diventare adulti d'un colpo, prima che il giorno finisca, facendo loro conoscere tutto il male del mondo. E' un libro alla "Criminal Minds", con una squadra che lavora e indaga con un unico cervello pulsante, con la forza dell'intuito e del pensare insieme. Il Pensatoio è una trovata geniale e l'autore è veramente eccellente, in ogni pagina.
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Bello !
a me è piaciuto molto sopratutto la seconda parte ovvero quando si entra nel "vivo" l'ho trovato ricco di colpi di scena certo qualcuno prevedibile e qualcun'altro evitabile ma in sostanza scorre bene e ti tiene incollato fino alla fine.Apprezzo anche il fatto che un autore italiano si sia "immedesimato" così bene in una realtà così diversa.Il protagonista poi, come quasi sempre accade in storie del genere è inevitabile che abbia un legame (anche solo di esperienza vissuta) con l'assassino...
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bel mattoncino...
tutto sommato e' un bel libro, scritto in un modo diverso,"particolare"...
e qui arrivano i "ma"...non sono riuscita ad immedesimarmi con i personaggi,forse per le poche descrizioni fisiche e per le troppe descrizioni di caratteri; non si riesce a capire dove si svolgono le vicende; ci sono troppe storie,anche se interessanti, che si intrecciano tra loro;
e' un bel mattone ma ve lo consiglio!!!
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Il suggeritore.
Chi è il "suggeritore"?
Un libro da quale avevo tante aspettative viste le recensioni lette e gli amici che me ne avevano parlato bene ed invece è stata una delusione!
Quando ho un libro del genere tra le mani spero sempre di leggere una storia serrata, dalla quale non riesco a staccarmene, perchè voglio conoscere i segreti, i misteri, le verità nascoste invece qui mi sono trascinata pagina dopo pagina ed anche quando c'è stato qualche colpo di scena, l'impressione non è stata di stupore, ma mi è sembrato ci conoscere già cosa sarebbe successo e chi agiva nel male.
L'unica novità di questo thriller è la figura del "suggeritore" di un uomo che agisce nelle menti dei più deboli portando loro a far commettere fatti orribili e restando impunito perchè lui agisce nell'ombra senza lasciare indizi e prove!
"Uccidere, uccidere, uccidere....!"
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un mattone ben orchestrato
È senz’altro scritto bene: anzi, più che scritto bene, visto che ne Il Suggeritore l’autore ha saputo imprimere un ritmo e una scansione delle frasi ben architettate. Però lasciatemi dire che c’è una trama che non finisce mai: e l’omicida seriale è già visto in tutte le salse. “Buio” di Dacia Moraini è senz’altro migliore, e non ti devi sorbire un mattoncello di circa 500 pagine come il libro di Carrisi. L’eroina, il personaggio principale della storia, ha tutte le forme tranne che quelle femminili. Non si trova femminilità in questo personaggio, magari diamo la colpa al suo stato psicologico, alle sue turbe psiche, al pregresso dramma che attinge più alla scrittura poetica che alla resa credibile dei fatti. Inverosimile. Vabbè. La scena d’amore che la coinvolge mi pare priva di erotismo: dico erotismo consono alla psicologia del personaggio. Il finale del romanzo lascia perplessi: finale regalato, alla sanfasò, e dopo che hai tanto letto non glielo perdoni all’autore!
Il genere narrativo è attinente al genere di certa scrittura americana, e allora? Mica devo valutare un romanzo se ben s’infila in un genere letterario rispetto a un altro. Difatti, se ho citato “Buio”, un libro a tutti gli effetti “italiano”, un motivo per me deve esserci. I luoghi che narra Carrisi sono di seconda mano: privi di sapori e atmosfere: sono luoghi “letterari” e, in quanto tali, rendono l’idea, ma a fine lettura ti rimane un mazzo in mano.
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Divisibile a metà
Nel complesso è un bel thriller: scorrevole, avvincente, intrigante. Si fa leggere molto volentieri e a tratti dà vera e propria dipendenza. Però credo che il libro debba essere diviso in due parti:
- La 1^ parte è veramente ben fatta. Dà leggere tutta dun fiato. Benché all'inizio alcuni scenari mi sembravano come già letti, il modo di scrivere presenta invece caratteri particolari e originali. Es. ogni capitolo finisce con un piccolo colpo di scena; non c'è un solo detective ma una squadra che analizza in gruppo ogni singolo indizio; lo scrittore dà la possibilità al lettore di analizzare direttamente gli indizi dati mediante la lettura di verbali, lettere, ...). La 1^ parte è da 5 stelle.
- la 2^ non regge il confronto. Talvolta, per ricercare indizi (poco realistici), l'Autore sembra arrampicarsi sugli specchi. Inoltre, vi sono continue storie e flash back che vengono raccontate tutte alla fine e che, secondo me, appesantiscono la storia principale.
Tutto sommato un bel libro. Credo comunque che uno scrittore italiano al suo primo libro, che scrive questo genere, meriti tutta la mia stima e spero che continui.
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Intrigante,ma...
Ho letto questo romanzo nell'intera durata di un volo Milano-New York e ritorno.Senza alzare la testa dal libro!
La pubblicità che ne era scaturita era molta e la mia curiosità, come amante dei gialli, era pari ad essa!
Pur nutrendo qualche riserva , non riuscivo a smettere di leggerlo:il contenuto del romanzo mi è parso buono al 90%, nel senso che secondo me si è...perso verso il finale, che mi ha deluso.
La vicenda è densa di colpi di scena, di continue sorprese, tali da destabilizzare il lettore:io ho trovato intrigante ed originale questa visione del Male a cerchi concentrici, come gettando un sasso in uno stagno : guardando un orrore ne scopri un altro, e via via....
Ogni persona si scopre diversa da quella che sembrava, e "contagiata" dal male con cui è a contatto...
Ogni persona nasconde segreti, anche chi pareva insospettabile...
Per quanto riguarda il luogo Indefinito ed i nomi stranieri non sarei così severa; può essere dovunque, a scelta del lettore, secondo la sua immaginazione...
Per concludere: nonostante il finale un pò frettoloso e "tirato per i capelli", io gli assegnerei un Più che buono!
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Promosso ma con riserva
Ero molto incuriosito da questo libro, soprattutto dopo aver letto i commenti entusiasti e l'altisonante numero di edizioni (ben 10 ristampe) anche se generalmente questa cosa mi lascia sempre perplesso (e non faccio male....).
Le cose che vanno bene: Carrisi è bravo a creare una suspence continua. In pratica non ci sono cedimenti nella narrazione, piena di colpi di scena soprattutto nel finale, quando le ipotesi si ribaltano completamente. Inoltre l'efferatezza degli omicidi ha il suo sinistro fascino.
Le cose che non vanno bene: i personaggi sono tagliati con l'accetta (Mila è la tipica "woman with a past", incapace di amare, una tutta d'un pezzo con molti scheletri nell'armadio, e la sua apparente inesperienza nel team la avvicina ancora di più a quella Clarice Starling de "Il silenzio degli innocenti"), ambientazione anonima forse fatta per sprovincializzare il prodotto e renderlo appetibile ai mercati internazionali (quanto conta invece il contesto in un libro del genere....), intreccio nella parte finale un pò troppo ingarbugliato e con un livello di verosimiglianza praticamente nullo.
Last but not least, alcune digressioni tecniche (le modalità di indagine con l'uso di determinate strumentazioni) sembrano scritte x dare maggiore credibilità e x far capire che l'autore è stato davvero un criminologo: peccato che suonino quantomeno pretestuose.
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Lo scheletro nell'armadio
Il Suggeritore è sicuramente un romanzo degno di nota, piuttosto originale e piacevole, scritto con uno stile scorrevole che cattura il lettore. La trama è abbastanza solida, anche se vi sono alcune pecche, come ad esempio il fatto che tutti abbiano un terribile segreto. Tutti gli esseri umani hanno degli scheletri nell'armadio, ma l'autore esagera! Inoltre il finale può far storcere la bocca ad alcuni, così come l'uso del soprannaturale in una parte del libro. In conclusione Il Suggeritore è un romanzo da leggere, poichè è estrememente divertente, ma vi consiglio di acquistarlo in edizione economica, perchè per alcuni la cifra di quella in copertina rigida risulterebbe sicuramente eccessivo per il valore del romanzo stesso.
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Un pò delusa per il finale
Ho letto questo libro in pochissimi giorni. DEvo dire che è ben scritto, piacevole e scorrevole da leggere. Però leggendo i commenti anche di altri lettori, son rimasta un pò delusa dalla fine. Troppi avvenimenti e colpi di scena incastrati ad arte, troppi per rendere la storia "credibile". Infatti non mi ha colpito più di tanto la storia, che è iniziata bene e poi è finita così..l'ho trovata un pò forzata, nonostante ripeto, complessivamente è un bel libro. Personalmente avrei preferito una maggiore descrizione dei personaggi, come Goran ad esempio. Il luogo non è descritto e in effetti mi da un pò fastidio, non sapere dove si svolge la storia. Insomma un pò di cose che non vanno, ma comunque un bel libro.
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Il suggeritore
Un libro ben scritto, complimenti all'autore per i riferimenti criminologici anche se riadattati alla trama, quindi congeniali allo scopo; lo stile è assolutamente accattivante perchè cattura l'attenzione del lettore il quale si lascia trascinare con una insolita piacevolezza nelle spire di una trama che è un crescendo inesorabile e sul finale i brividi ed i colpi di scena si sprecano, forse è proprio questa l'unica nota davvero negativa, tutto si risolve con un finale un po' troppo pretenzioso i cui risvolti sono un po' confutabili.
Non siamo sicuramente al cospetto di un capolavoro assoluto ma certamente di un buon libro, poi con buona pubblicità ed un'altrettanto accattivante copertina hanno fatto il resto.
Carrisi, un altro pugliese di sicuro successo, attendiamo conferme in una seconda opera.
Promosso.
Syd
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carambola!
Se il bello dei thriller sui seral killer e' l'aspetto psicologico del criminale, qui e' un trionfo! non c'e' solo chi uccide, ma anche chi suggerisce... e' la differenza tra il biliardo all'americana, diretto e sempliciotto nel mandare la palla in buca, e la carambola francese, gioco d'astuzia e di grande abilita', dove la propria bilia deve toccare le altre due, spesso con sponde e acrobazie. Oltretutto, e' scritto bene... non capisco come ad alcuni amanti del genere non piaccia... e' la crisi della psicanalisi a favore delle tute bianche dei Ros? Qui tra un po' finiamo tutti a Porta a Porta.
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Buona l'idea, ma...
Ho iniziato la lettura molto convinta, ma le prime pagine del libro stentavano a far decollare completamente il mio interesse; poi, arrivata a metà, l'ho divorato, fino alla fine, incuriosita dal crescendo di tensione che la trama creava.
Sinceramente mi ha lasciato una profonda delusione, nonostante alcune trovate siano molto coinvolgenti, ho trovato lo stile fortemente impersonale e poco caratterizzati i personaggi principali. La mancanza di una collocazione geografica precisa, come hanno riportato altri lettori nelle loro recensioni, crea una destabilizzazione (a me personalmente piace immaginare il luogo di ambientazione di un romanzo,come gli aspetti dei protagonisti..); non capisco perchè sia farcito di numerosi riferimenti al clima rigido se poi non dà nessun accenno sul luogo. Ma questa cosa non è poi gravissima se paragonata agli innumerevoli colpi di scena e coincidenze inverosimili che costellano la parte finale!! In alcuni punti è veramente TROPPO.
Tirando le somme, ho sicuramente letto di peggio, però personalmente ad un giallo/thriller io chiedo altro.. Credo sia manchevole di aspetti fondamentali per un libro che ambisce ad essere quello che è ed esagerato in altri..
L'idea di un fondo di male radicato nell'animo umano (concetto filosofico presente nella letteratura da secoli) è sicuramente vincente, ma a parer mio, presentato in modo troppo poco convincente.
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coinvolgente
Un thriller davvero coinvolgente,sorprendente;piu' la trsma prosegue piu' diventa intrigante,e' vero non c'e' una collocazione geografica si e' talmente catturato dai personaggi e dagli avvenimenti che cade in secondo piano.Il suggeritore....e' in grado di indurre anche i piu' buoni a commettere....non ve lo dico leggetelo....un buon thriller psicologico.
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diverso
Per una divoratrice di gialli come me diventa difficile trovare un autore che riesca a stupirmi e che sia soprattutto innovativo. Carrisi mi ha piacevolmente sorpreso, nonostante che io non ami gli autori italiani...La materia è vasta,ma ormai basta vedere la tv per apprendere le tecniche investigative. Carrisi però scrive in modo semplice e spiega gli argomenti con linearità,non si fa neanche più caso al fatto che non ci dice dove è ambientata la storia e i nomi dei personaggi sono di tutte le nazionalità...
Non l'avrei mai acquistato, ma devo ringraziare chi me lo ha prestato.. Acchiappante..
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Ma chi è??
RECENSIONE MODIFICATA DALLA REDAZIONE IL 13/07/10 CAUSA SPOILER
L'ho letto in 2 giorni... inizialmente mi aveva presa, ma più andavo avanti e più ne rimanevo delusa... Belli alcuni colpi di scena, all'autore di certo non manca fantasia, ma...
Non scorre affatto bene, a volte gli avvenimenti sono collegati male fra loro, ci si perde nello spazio temporale, i profili dei personaggi non sono mai ben definiti.
Non si capisce in che continente sia ambientato, tutto è rigorosamente spiegato e avvalorato da teorie realmente esistenti sul mondo dei Serial Killer ed allo stesso tempo è pieno di situazioni inverosimili.
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Dalla prima all'ultima ... emozione
Emozioni forti dalla prima all'ultima pagina. Il racconto, anche se coinvolge piu' personaggi e gli eventi si susseguono riga dopo riga, riesce a non far perdere il filo a chi lo legge anche per la tecnica usata dall'autore di "ricordare" all'interno del testo fatti accaduti nelle pagine precedenti. Il taglio e' decisamente cinematografico e pensare a una puntata di C.S.I. e' immediato. Non banale e ben costruito anche se mi ha un po' deluso la parte relativa alla medium. Comunque da leggere e penso anche da rileggere perche' sono convinto che conoscendo la storia si potra' apprezzare ancora di piu' lo stile.
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Capolavoro
Bellissimo, godibile e pieno di colpi scena mai banali e sempre mozzafiato; i personaggi sono realistici e si sposano pienamente con il detto "ognuno di noi ha i propri segreti". Una trama che fa riflettere su come è facile passare dal bene al male; un thriller psicologico che lancierà questo autore sulla scena mondiale del genere.
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Non conta solo "Chi", ma conta "Come e "Perchè"
Ebbene questo è un libro che non mi spettavo, le 460 pagine pensavo fossero destinate a risolvere il caso delle 5 bambine rapite e come contorno l'idillio amoroso del criminologo "ombroso" Goran e della "triste" agente Mila, invece si è aperto un sipario che ha raccontato la storia delle bambine con tante intercapedini tra una parentesi della storia ed un' altra, che a mio parere sono più imprevedibili e forse i più scioccanti per le violenze e le motivazioni, un "male" che vince sempre. Un libro "tecnico" studiato bene, che non mi ha mai annoiata, niente dilungamenti e divagazioni, grazie sopratutto alla tenacia dell'autore, che però a mio parere ha voluto "strafare" sul finale regalandoci un "the end holliwoodiano", giusto per non fare mancare nulla. Un vero calderone, una bolgia che non risparmia nessuno, un circo spietato, un teatro di orrori, chi domina e sovrasta è un suggeritore che istiga, confonde e si dipana su tutti senza escludere nessuno dei personaggi del libro compreso l'autore ed il lettore.
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Tutto d'un fiato
Ricevuto in regalo per Natale. Appassionata di triller. Abituata a Patricia (Cornwell), a Carol (O'Connell), Peter (May) che ormai chiamo per nome. Parto prevenuta. Faletti non mi piace. Quest'altro scrittore italiano mi piacerà ancora meno. Risultato? Letto tutto d'un fiato con piccole pause di pochi minuti per soddisfare i bisogni primari - mangiare e andare in bagno. Terminato alle 7 del mattino dopo una notte insonne. Non so se sia un capolavoro, ma di certo su di me ha avuto un effetto travolgente. Che la forza coercitiva del SUGGERITORE sia arrivata fino a me e a tutti quelli che, come me, sono stati rapiti dalla lettura e per alcune ore si sono ritrovati catapultati nella SUA realtà?
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Fantastico
Fantastico! pieno di colpi di scena..cambi di direzione quando meno te lo aspetti..ma senza mai perdere il ritmo, sempre più incalzante man mano che si entra nella vicenda!! Aspetto con ansia il secondo capitolo di questo "Nostro" scrittore, che non ha nulla da invidiare ai maestri di oltre oceano!!
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ottimo
molto bello e ricco di colpi di scena.
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Se ci pensate...è inquietante
Condivido solo in parte le critiche sulla indistinta collocazione topografica delle vicende(non si capisce in che nazione siamo ), non lo trovo un difetto da patibolo: in fondo Stephen King ambienta la maggior parte dei suoi romanzi in un Maine che , così come lo descive lui, non esiste...
La trama scorre via abbastanza bene nonostante un team di investigatori un pò troppo affollato.
Le pagine finali regalano colpi di scena continui, decisamente meglio gestiti e argomentati di altri illustri scrittori che proprio sul finale sono "cascati" (vero Faletti?...) .
Il tema della coercizione subliminale della volontà altrui è delicato, probabilmente ancora più vicino al paranormale che ad una verità scientifica, ma esiste (per esempio si parla spesso del fatto che possano esserci messaggi subliminali nelle pubblicità). Non poteva essere questo libro a sviscerare a dovere un tema così complesso e infatti non lo fa, anche per riservare più sorprese possibili alla fine. Resta però una sensazione di profonda inquietudine, se pensiamo che sia davvero possibile che una persona qualunque possa essere indotta e condizionata subliminalmente a uccidere anche in maniera continuativa. Difficilmente spiegabile come sia superabile il delicato e sottile confine tra la naturale ed intrinseca capacità di essere violenti presente in ognuno di noi e l'attuazione pratica di questa violenza, semplicemente con una persuasione subliminale, come se invece che convincerci a comprare un detersivo qualcuno potesse indurci ad uccidere il vicino di casa...
Se proprio devo trovare a questo libro un difetto non da poco è l'assenza di descrizione del personaggio del suggeritore , non è strutturato ,non ha storia se non quella che si intuisce nella trama, è come un'ombra silenziosa e malefica cha aleggia sul destino degli altri.
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IL SUGGERITORE
questo libro è fantastico..mi è stato regalato e penso che sia stato uno dei migliori libri che mi sia mai stato regalato..cattura al massimo l'attenzione e tutto il suo contenuto ti inchioda alla sedia..infatti l'ho letto in pochissimo tempo e tutto d'un fiato..bellissimo!!
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IL SUGGERITORE
BEH, L'HO COMPRATO A SCATOLA CHIUSA, SOLO PERCHE' SAPEVO CHE CHE AVEVA VINTO IL PREMIO BANCARELLA. IMPERSONALE AL MASSIMO, NON RIESCI AD AFFEZIONARTI NE' AI PERSONAGGI (DI CUI VENGONO DATE POCHE INFORMAZIONI E MOLTO FRAMMENTATE) NE' ALLA TRAMA CHE DI CONSEGUENZA NON RISULTA PER NIENTE AVVINCENTE. NON VEDO TUTTO QUESTO INCALZARE DELLA STORIA ....! E' IL RISCHIO DI OGNI SCRITTORE AL SUO PRIMO ROMANZO: O SFONDI O CADI. QUESTA E' UNA CADUTA LIBERA!
NO, PER CARITA' NON LO CONSIGLIO A CHI AMA LEGGERE VERAMENTE.
PECCATO!
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emozionante, innovativo
l'analisi del bene e del male. il male visto come fonte di vita o di amore. è innovativo nella trama. i colpi di scena ti spiazzano ad ogni capitolo che si chiude e ti danno la voglia di andare avanti. davvero consigliatissimo.
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Cos' così
...mi sono avvicinato a questo libro con le migliori intenzioni. Un thriller italiano. Un autore italiano. Un capolavoro nostrano, dicevano le critiche.
Bè, prima delusione: non c'è ambientazione. La storia non si sà dove si svolge. Potrebbe essere a Bareggio come a Chicago. Insomma, un autore italiano potrebbe ambientare il tutto in Italia, o no?
Seconda delusione: un po' troppi luoghi comuni e un po' troppe situazioni "tirate per il collo".
Per il resto la scrittura è piacevole e scorre via liscia, ma ripieto la mancanza di ambientazione a mè lascia sempre spaesato. Quando leggo mo piace "immaginare" le scene descritte. Ma se non so neanche in che continente collocarle la cosa mi risulta difficile e la storia rimane nel libro, senza trasferirsi nella mia immaginazione
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incredibile
Mi sono messo l'altra sera a leggere ed ero a pagina 310...sono rimasto sveglio fino all'una e mezzo per arrivare alla fine!
Un libro a dir poco straordinario. Una storia agghiacciante, spumeggiante...ricca di grandissime trovate letterarie!
Complimenti all'autore...speriamo che non gli passi la voglia di scrivere e che questo sia solo l'inizio di un fantastico cammino...
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un'accozzaglia di luoghi comuni
per carità, se scimmiottare pessimi thriller americani cucendo scene tirte e ritrite significa scrivere, allora in Italia siamo messi male
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buono
è ben scritto ma ci sono due cose che a me personalmente danno fastidio: la prima è, a volte, la descrizione dei personaggi come se l'autore ne fosse amico e stesse descrivendo una persona conosciuta, e fin quì comunque nulla di grave. la seconda cosa, davvero seccante è la non collocazione spaziale del racconto e la scelta di cognomi e nomi di etnie tutte diverse, che fa mancare al lettore qualsiasi appiglio: un continuo depistaggio. a parte questo è scritto bene, ma se lo avesse scritto uno più esperto (forse faletti o Fred Vargas), sarebbe stato ottimo: bella la trama e i colpi di scena
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tutto di un fiato
complimenti vivissimi, mi sento di consigliarlo storia intrigante ed avvincente, costruita in modo particolarmente coinvolgente e senza sbavature. Nonostante i continui ed inopinabili colpi e cambi di scena tutto alla fine si conclude in modo davvero credibile ed incredibile...
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ma insomma
scarso, trito e ritrito, sempre le stesse cose, insomma, una perdita di tempo
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è proprio vero che essere raccomandati paga
da rivendere a peso, per quel che può valere la carta.
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- sì
- no
Il Suggeritore
Splendido, splendido davvero.
Io l'ho letto a luglio, finito in un paio di giorni.
Una spaventosa e terribilmente realistica introspezione del male e della fragilità della mente umana.
Non ci si può abituare ad uno scenario, che subito esso cambia e ti coinvolge in un vortice di suspance e mistero.
La fine è all'altezza del resto della trama; cosa non facile, in libri come questi, dove spesso si può fallire proprio alla fine.
Consiglio vivamente a tutti di leggerlo.
Il genere thriller non è molto "usuale" agli scrittori italiani. Carrisi può aprire un nuovo scenario nel panorama letterario moderno italiano.
Bravo, bravo bravo.
Libro davvero fantastico.
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Il Suggeritore
Bellissimo e coinvolgente.
Comprato per caso, e senza aver letto nessuna recensione, dopo le prime pagine quasi-splatter inizia a prenderti per lo stomaco fino alle ultime pagine.
Lo consiglio caldamente a tutti gli amanti del genere (escluderei i fan dei vari "I Love Shopping").
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Il suggeritore
Assolutamente Unico.
E' un racconto che non ha un tempo e non ha un luogo, ha solo un anima.
Trascina il lettore dove deve ma allo stesso modo lo lascia "immaginare"ed"inventare"....questi sono i requisiti che trasformano libri in capolavori.
D.Carrisi la sa lunga. COMPLIMENTI!
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Inquietante
Bello e molto avvincente: l'ho letto tutto d'un fiato in poche ore, andando a letto alle 3 di notte perchè non riuscivo a mollarlo ... ed avendo un po' paura mentre andavo a letto.
Colpi di scena a ripetizione, con un finale che proprio non ti aspetti.
Lo consiglio vivamente.
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il suggeritore
libro molto avvincente... lo leggi tutto di un fiato.
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il suggeritore
Trama ben congeniata.Contenuto trattato in modo originale, con grande attenzione alla caratterizzazione dei personaggi. Nulla è lasciato al caso e tutto concorre ad avvicendamenti imprevedibili. Bravo, non vedo l'ora che esca il secondo romanzo; d'ora in poi rientrerà nei miei autori preferiti.
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Un bel film
Coinvolgente, mai scontato, originale, colpi di scena fino all'ultima pagina. Letto in 2 giorni, scorre che e' un piacere ma soprattutto non c'e' una sola pagina del libro che non sia funzionale al racconto. E' come vedere un film in tempo reale. Un bel film.
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suggerisce domande...
Letto come thriller è piacevole, scorrevole, mantiene suspence ed attenzione sempre, complesso ma non complicato, fa "affezionare" ai personaggi: bello!
Letto alla ricerca di un senso più profondo, propone il problema del male di ciascuno e di tutti: bravo l'autore, secondo me, a farlo con essenzialità e sobrietà di narrazione senza nulla concedere al "vietato ai minori" e aprendo, per chi vuole, a domande esistenziali sull'uomo e il suo mistero e a interrogativi sul potere delle relazioni plagianti nella società di oggi.
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il suggeritore
il romanzo e' a dir poco coinvolgente, nonostante i colpi di scena continui, e l'alto numero di personaggi da ricordare, scorre che e' un piacere.
non e' facile secondo me, rendere godibile un libro che tratta argomenti scottanti ma attualissimi come pedofilia e violenza sui bambini.
appena iniziato il romanzo, sono stato tentato di smettere subito di leggerlo perche' disgustato dall argomento. ma poi l'abilita' dello scrittore mi ha convinto ad andare fino in fondo e devo dire che ne valeva la pena.
un opera prima a dir poco "convincente"
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lo scrigno del male m. langfield<br />
tutti i " noir " in generale
inverosimile
Troppa carne a cuocere, magari con qualche bambina in meno, si poteva seguire di più,e poi investigati e investigatori è troppo! Un consiglio per chi si accinge a leggerlo: munitevi di una matita e prendete appunti sui nomi in fondo al libro e buona lettura!
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Il suggeritore
Il romanzo mette in scena un vasto campionario di perversioni ispirate dalla cronaca reale. A farle scoprire è il Suggeritore, un oscuro personaggio che con gli investigatori sembra ingaggiare una sfida in astuzia. E’ sempre un passo avanti a chi lo cerca, ma non è un serial killer tipico. E' una persona che esercita un grado di influenza su altri individui talmente forte da indurli a commettere omicidi al posto suo. Qualcuno che “suggerisce” delitti ai suoi discepoli, ma che qui allo stesso tempo usa i cadaveri delle bambine per indicare alla polizia i colpevoli di altri crimini odiosi: pedofili, assassini, stupratori. Siamo di fronte a una continua discesa nel Male, che intride i personaggi negativi e soprattutto non risparmia quelli positivi.
E' un libro ricco di personaggi e storie che si incastrano in un mosaico sempre più vasto. Un progetto criminale così complicato da sfiorare l’inverosimile.
La continua voglia di stupire il lettore con inaspettati colpi di scena rende la trama forzata e poco credibile.
Il finale ci saluta con un colpo di coda inquietante, che lascia aperte le porte a un sequel.
Buona lettura:)
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- sì
- no
polpettone di carne
immeritata pubblicità ad un autore esordiente
che come un bignami del giallo condisce tutti gli ingrdienti del giallo senza aggiungere spezie
diano sapore all 'impasto
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Tutto quello che ci si aspetta da un noir
Non ci sono pause nel racconto del serial killer Albert. Al lettore non viene lasciato spazio per riflettere, tante sono le emozioni indotte. Gli eventi si susseguono in modo vertiginoso, tanto che ogni capitolo ha in sè materiale per un un altro libro. Carrisi ha bruciato nella sua prima opera una quantità di idee con cui avrebbe potuto scriverne venti.
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Inutile spingerlo: basta
Sta' a vedere che il livello cui sono arrivati in decenni di duro lavoro un manipolo di scrittori americani, viene raggiunto, e in colpo solo, da un esordiente.
Ma anche se così fosse stato, un po' di modestia non guastava. Adesso un secondo libro di Carrisi non uscirà, o sarà un flop. Da salvare solo la tecnica (però sono migliaia i libri scritti benissimo, bisogna anche saper emozionare)
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Ma che bel thriller!
Piacevolissima sorpresa! Era dai tempi di "Io uccido" di Faletti che non leggevo un thriller capace di inchiodarmi alla lettura come questo. Anche in questo caso si tratta di un'opera prima e i complimenti a Carrisi sono d'obbligo. Si tratta di una storia veramente coinvolgente con diversi colpi di scena e con un crescendo tale che diventa sempre più difficile da abbandonare. Le somiglianze con i primi lavori di Faletti sono a mio avviso notevoli. Non voglio scrivere niente della trama perchè sarebbe semplicissimo dire più del dovuto. Da non perdere!
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Bel triller:
Forse, in alcuni momenti poco verosimile e nel finale vuole per forza stupire, ma non si pò negare che avvince e incolla il lettore come pochi altri libri che ho letto.
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