Dettagli Recensione
Un piacevole esordio per Teresa Battaglia
Un nuovo commissario e' in città' ed il suo nome e' Teresa Battaglia.
Partiamo da Traveni, un piccolo paese incastonato fra le montagne del nord-est Italia. Macabri omicidi e terribili sparizioni dilagano in una, altrimenti, pacifica comunità'.
Lo sviluppo del libro segue il percorso naturale di tutti i grandi gialli che vanno per la maggiore al momento: protagonisti forti, ambientazioni suggestive e casi sconcertanti.
Ho trovato il personaggio di Teresa ben studiato, a tratti reale, e adoro la sua tragica condizione di persona affetta da morbo di Alzheimer. Certamente l'autrice pensava a libri successivi al primo, perché' e' evidente che mancano dei tratti descrittivi importanti a quasi tutti i personaggi principali, mostrando l'intenzione (nemmeno troppo nascosta) di creare una collana di libri relativi a questo commissario.
Il libro l'ho divorato in meno di una settimana, la lettura e' stata davvero piacevole anche se lo stilo e' leggermente elementare. Si riconosce la mano inesperta della scrittrice, sia per il lessico poco sviluppato che per la sintassi davvero semplice, a prova di adolescente.
Non ho dato il massimo al contenuto, in quanto ho trovato la trama un pochino spinta e contorta in alcuni punti, elementi narrativi i macchinosi per giustificare situazioni altrimenti impossibili da costruire.
Tutto sommato, per essere il libro d'esordio l'ho trovato piacevole e un ottimo thriller.
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Commenti
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Io sono un grande amante del genere e devo dire che sicuramente non e' al livello di altre produzioni, come ad esempio molti autori francesi.
Come libri sono piacevoli, certo un po' semplici - molto simili a Donato Carrisi, per intenderci.
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Leggo che ti ritieni abbastanza soddisfatto da questa lettura. Io sono un po' diffidente sulla produzione letteraria contemporanea italiana : ogni tanto provo ma spesso ne esco piuttosto deluso.