Dettagli Recensione
La ringhiera sul cortile
Un romanzo che è composto da una serie di rimandi, omaggi o chiamateli come volete a varie opere di fiction che sia letteraria o presa dalla TV.
Abbiamo quindi la banda scalcagnata di improbabili rapinatori di un caveau apparentemente inespugnabile i cui componenti si danno nomi inventati per non essere immediatamente riconoscibili , peccato che la maggior parte di essi abitino nella stessa casa di ringhiera a Milano.
Gli spostamenti ed i comportamenti dei vari componenti diventano presto diversi dalle loro abitudini e quindi sospetti per gli altri condomìni i quali finiscono per voler curiosare dove non dovrebbero e inguaiare ulteriormente gli autori del colpo che già di loro non brillano per efficacia e iniziativa.
Storiella abbastanza esile in cui la parte più interessante è riconoscere nella trama e nelle vicende i film o i romanzi da cui traggono ispirazione le vicende e la particolare scrittura dell'autore che instaura una sorta di dialogo parallelo tra i personaggi e la sua figura un pò come fece Camilleri nel suo romanzo postumo "Riccardino" , quello che in quel romanzo veniva esplicitamente chiamato come l'Autore , in questo racconto rimane una figura mai precisata, quasi un componente esterno alla banda di delinquenti improvvisati, colui che può al fine decidere del loro destino. I personaggi dialogano tra di loro parlando dell'evolversi della trama e manifestando le loro perplessità in proposito come se si trattasse del copione di una recita o di un film e loro fossero degli attori.
Alla fine non si capisce bene cosa dovessero rubare e perchè , rimane una lettura curiosa ma abbastanza banale.
Indicazioni utili
- sì
- no