Dettagli Recensione
Il grande sogno del ritorno
In questo nuovo episodio della serie del commissario Ricciardi, siamo in un teatro ed accade un omicidio, fin troppo facile da risolvere, in teoria, senonché attorno alla coppia protagonista ruotano personaggi che suscitano sentimenti intensi ed emozioni insolite ed abbiamo imparato quanto le passioni incidono in un delitto. Le teorie fatte di sensazioni, nate nella nebbia ed avvolte nella nebbia, lentamente si fanno corpo e, grazie ad un particolare che illumina, cadono i veli all’improvviso ed ogni tessera del mosaico va al suo posto, consentendo al commissario una geniale intuizione. Come sempre, al di là dell’indagine specifica, hanno un grande peso gli intrecci fra i personaggi, anche minori, che danno vivacità e spessore a queste storie ed è bello seguire l’evolversi delle vicende personali: il protagonista ed Enrica si avvicinano, anche se di nascosto, Livia e Falco tessono una trama per non allontanare Manfred, da cui scopriamo un lato inedito di Livia, conosciamo meglio Nelide, scopriamo una dolce affettività nel dottor Modo e, come sempre, i miei preferiti restano Maione e Bambinella e, non ultimo, il rapporto speciale fra di loro. Fra i temi che emergono in queste pagine ci sono la tristezza che inducono le feste, i legami familiari, le preoccupazioni di una madre per una figlia nubile, la condizione di un amore pulito vissuto comunque all’ombra. Gli interludi sono, come sempre, i capitoli stilisticamente più interessanti, così come le parti che riprendono il titolo e gli danno un senso, interconnesso con la storia. Interessanti sono anche le riflessioni speciali, che ruotano attorno alla nebbia, al sogno, ed al sipario, che separa il sogno dalla realtà e che è anch’esso parte del titolo. Non a caso.