Dettagli Recensione
Le declinazioni dell'amore
Nello svolgimento di questa indagine, il commissario Ricciardi e il suo braccio destro Maione sono distratti da loro difficoltà personali, la perdita della tata Rosa e la gelosia per la moglie. Intrecciate al giallo vero e proprio, si intrecciano e si snodano, come sempre, le vicende dei protagonisti anche minori, con una Lidia alle prese con la preparazione di una festa che è per lei un modo per rinascere, con una Enrica dal cuore sempre più combattuto. Prepotente emerge l’amore di Rosa per il suo “signorino”, ma forse ancora più forte l’attaccamento di lui nei suoi confronti. Lui che è sempre malinconico e sofferente, con un dolore di fondo che è la sua più grande compagnia. Ma l’inferno più grande in terra è proprio la solitudine, di cui il commissario è irrimediabilmente prigioniero, pur così circondato d’amore e di rispetto come è. Il giallo dell’indagine mi ha forse, rispetto agli altri, interessato un pochino meno. O forse è stato più bravo l’autore a portare in primo piano le storie e l’evoluzione dei singoli personaggi. Una prova narrativa sempre ottima.