Dettagli Recensione
La Boscaiola
Vanina Guarrasi ha un passato che ha segnato il corso della sua vita: Il padre, l'ispettore Giovanni Guarrasi, viene ucciso da un commando mafioso, davanti ai suoi occhi, quando lei aveva solo quattordici anni.
Per questo motivo lei entra in polizia e fa carriera nell’ antimafia di Palermo. Alla procura di Palermo conosce e s’ innamora del magistrato Paolo Malfitano, ma quando anch’egli subisce un attentato, nel quale Vanina gli salva la vita, lei decide di cambiare vita. Si allontana da Palermo, dall’antimafia e da Paolo e si trasferisce a Catania come vice questore nell’ anticrimine.
In realtà Vanina si illude di chiudere col suo passato e non rinuncia però a vendicare suo padre, cercando di catturare fino all’ultimo i responsabili, e non rinuncia a Paolo per il quale nutre un forte sentimento che non vuole ammettere neanche a se stessa.
Vanina è una donna forte, coraggiosa, intelligente e intuitiva. Per risolvere gli omicidi ha una squadra che la stima e la rispetta, dal commissario Spanò, l’ispettore Marta, Nunnari allo stesso Lo Faro, un agente un po’ sui generis, che solo la Guarrasi riesce a mettere in riga. Insieme a loro, il vice questore si avvale anche dell’aiuto prezioso dell’ex commissario, ormai in pensione, Vincenzo Patanè.
Alle pendici dell’Etna, sotto l’ombra di un Castagno secolare, viene ritrovato il corpo di una donna mutilato e ricomposto. Un delitto orribile e all’apparenza insensato, per cui Vanina avrà bisogno di tutti i suoi soliti collaboratori per venirne a capo, in un momento poi, in cui la sua vita privata la richiama sempre a Palermo e il motivo per cui è fuggita da quella città le diventa sempre più sfocato.
Un caso difficile e complicato da svelare, così come un po’ tutta la vita della Guarrasi, una donna avvolta da un’apparente impenetrabile corazza, così facile invece da penetrare, la cui chiave per entrare sono solo i sentimenti. I sentimenti che la legano ai luoghi, e alle persone amate, le radici profonde con la sua terra.