Dettagli Recensione
Il re del cavillo
La squadra investigativa più sgangherata del Sud è ormai un’icona del nostro panorama letterario e, ad ogni caso, l’autore si migliora sempre di più. In questo episodio della serie la vittima è un avvocato penalista di grido, ormai in pensione da anni, specializzato nel trovare cavilli che potessero salvare la pelle anche ai più colpevoli e che viene ritrovato ucciso nella sua casa, con segni di una violenza indicibile. Nella storia ci ritroviamo alle prese con il senso di colpa di due genitori e scopriamo nuove sfumature del nero presente nell’anima delle persone. Ma, come sempre, più interessante del caso stesso, sono tutti i punti di contatti che ogni singolo componente della squadra ha con il caso, con la propria storia personale, con le interrelazioni fra di loro. L’autore è veramente un maestro nel tessere questa rete, nell’arricchirla di particolari, nel far crescere ognuno di loro singolarmente, nel farli crescere come gruppo, nel tenerli insieme, nel valorizzarli, nel farci divertire e nel farci riflettere. Perché nessuno da solo può raggiungere il risultato che riesce ad ottenere una squadra composta di gente disposta ad ascoltare. Le pagine in cui la parola che è il titolo del libro, pioggia, viene declinata ed osservata da punti di vista diverse sono pagine frutto di un’armonia e di una delicatezza che non ha veramente uguali. E’ una pioggia fatta di luce.