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Ritorno dalla seconda occasione
Ritorna l'agente Mila Vasquez, protagonista de "Il Suggeritore" che in seguito agli eventi del libro precedente si ritova a lavorare nel Limbo, una sezione particolare della polizia che si occupa delle vittime di omicidio senza un nome e di persone scomparse.
Il lavoro al Limbo è una specie di rifugio per agenti in lotta con i propri demoni interiori, ognuno ha la sua storia i suoi fallimenti , il Limbo è un posto di penombra anche nella descrizione che ne fa l'autore.
Improvvisamente da questa ombra viene ripescata l'agente Vazquez chiamata dalla polizia, vista la sua abilità sul tema delle scomparse, a collaborare sulla strage di una famiglia in cui è sopravvissuto solo il bambino più piccolo.
La difficoltà non è scoprire l'autore del delitto che è assolutamente noto e anzi ha fatto di tutto per palesare la propria identità ma il fatto che questa persona fosse scomparsa molti anni prima senza lasciare traccia e sia ricomparso per compiere questo delitto addirittura vestito con gli stessi abiti che indossava l'ultimo giorno prima di scomparire.
Quella che superficialmente potrebbe passare per una vendetta non convince l'agente Vasquez la quale spinta dalle proprie inquietudini oltre che dal particolare carattere, inizia ad indagare in modo piuttosto personale, supportata da Simon Berish un agente speciale di grande qualità divenuto anni prima un reietto per i colleghi a causa di un presunto tradimento al corpo di polizia.
Un certo numero di persone scomparese ritornano ad anni di distanza commettendo efferati crimini, ritorna a galla una caso rimasto irrisolto anni prima nel quale il misterioso Kairus, il Signore della buonanotte, tirava le fila di una inquietante serie di sparizioni che oggi diventano omicidi commessi da persone che avrebbero dovuto essere scomparse da tempo, c'è sempre la sua opera dietro a tutto?
Nel perfetto stile di Carrisi la trama diventa via via più complessa e quando pensi di aver capito tutto volti pagina e ti accorgi che l'autore è già due passi avanti a te e ti ha mischiato le carte in tavola con un nuovo colpo di scena.
Molto interessante il tema delle persone scomparse, della seconda possibilità che spesso è solo apparente e intrigante la teoria che da il titolo al libro, l'ipotesi del male: il bene di qualcuno finisce per essere il male di un altro come se le due cose non fossero mai completamente separate ma un filo per quanto sottile le tenesse legate.
Bella la trama e anche l'introspezione dei vari personaggi, finale meno sconvolgente di altre opere dell'autore ma forse ci ha solo abituati troppo bene.