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Anime nere
Colle San Martino è un paesino arroccato nel centro Italia, senza particolari attrazioni e senza aspirazioni.
I suoi abitanti sono l'emblema della piccolissima provincia sperduta: tutti sanno quasi tutto di tutti, pochi sono utili davvero a qualcuno. Samantha ha 17 anni e un problema molto serio : teme di essere incinta e a preoccuparla non è tanto la possibilità in se quanto la consapevolezza del nulla che è il rapporto col fidanzatino.
Le uniche ad esserle vicine e di conforto sono l'amica Nadia e la vicina di casa Ida, i genitori hanno troppi problemi a mettere insieme il pranzo con la cena dopo che papà ha perso il lavoro.
Su tutto il paese dominano due figure agli antipodi ma ugualmente tormentate Cicci Bellè facoltoso proprietario di parecchie case in paese dove è parimenti temuto ed odiato, il quale tratta come una serva la moglie e si angoscia per il figlio Mario un ragazzone di 32 anni con il cervello di un bambino e Don Graziano, ruvido sacerdote che si occupa del nipote rimasto orfano.
La vita in paese prosegue tra i sussulti delle miserie di ogni individuo , il papà di Samantha non riesce a trovare lavoro ed è disperato e sommerso dai debiti, Samantha scopre che il fidanzatino è anche peggio di come lo aveva giudicato, lei cerca conforto e aiuto in un altro ragazzo che è a suo modo vile e immaturo.
Cicci Bellè ha continui scontri con Don Graziano e una serie di problemi nella riscossione dei debiti che la povera gente ha contratto con lui per l'affitto o per altre necessità, tra i più inguaiati c'è proprio il padre di Samantha e Cicci Bellè arriva a fargli una proposta allucinante per estinguere il debito.
In un simile contesto i social, la Tv e tutte le modernità non riescono a fare breccia nelle mura di ignoranza e consuetudini retrograde che sembrano circondare e soffocare il paesino, siamo ai giorni nostri ma pare di essere rimasti indietro nel tempo di cinquant'anni.
Samantha dovrà tirare fuori le unghie per difendersi dalle angherie delle persone e del destino fino ad un finale drammatico da fiaba nera con una resa dei conti disperata che scompiglia le carte in tavola e i "buoni" che finiscono per non essere più così buoni, la mala erba si è estesa a tutti ed è diventata l'unico modo di essere per sopravvivere .
Noir freddo e spietato, crudo nelle vicende e nei termini , Manzini non fa prigionieri nel descrivere la solitudine dell'anima delle persone nelle piccole realtà di provincia, la miseria morale più che economica non solo degli adulti Bellè e Don Graziano ma anche dei giovani tra cui si elevano la lealtà di Nadia e il coraggio di Samantha che impersona la figura del poster in cameretta : la donna lupo.
Da leggere per riflettere.