Dettagli Recensione
Il colore grigio
Primo libro di una serie noir, con protagonista una donna non giovane, che si rivela essere, fin dalle prime battute di questo primo caso, un personaggio veramente di nicchia. Sara, con il suo volto senza trucco, con i suoi capelli grigi, cerca l’invisibilità, nel lavoro e nella vita. E’ un segno tipico di chi ha sofferto tanto e di chi pensa di fare addirittura danni con la sua presenza. Lei di questa invisibilità ha fatto anche virtù, perché, anche grazie alla sua capacità di essere anonima, riesce ad avvicinare comunque le persone, a captarne discorsi, segnali, gesti, capaci di rivelarle i loro segreti, i loro pensieri. Ed è una dote che l’aiuta, non poco, nelle sue investigazioni per conto dell’unità di cui non fa più parte, ma con cui continua a collaborare. Sara passa molto tempo in compagna dei suoi fantasmi che le ricordano, urlando, le sue responsabilità. Sara è capace soprattutto di ascoltare ed in questo primo contatto con lei scopriamo, alla luce del tramonto, che anche se ama vivere nel grigio, il suo viso ha colori caldi, che abbiamo voglia di conoscere sempre di più. Molto bravo l’autore anche a costruire l’entourage dei personaggi minori, che nelle prossime indagini prenderanno via via il loro autonomo spazio.